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Celiaco muore a un pranzo, alla famiglia arriva il conto

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Il ristoratore, indagato per omicidio colposo, chiede ai genitori del 16enne di saldare duemila euro. Fra 50 giorni l'esito delle perizie

Paolo Franzoso
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Nemmeno il tempo di metabolizzare la perdita del figlio Davide, celiaco, morto a San Giovanni Rotondo (Foggia) dopo aver mangiato un gelato durante un pranzo con i parenti. La famiglia Perta ha ricevuto ieri la telefonata del ristorante “La Spiga”, il posto scelto per la tavolata e sfortunato luogo del tragico decesso lo scorso 8 agosto. Non una chiamata per le condoglianze, bensì una richiesta – legittima ma un po' inopportuna a così breve distanza. C' un conto da pagare, circa 2 mila euro. “Roba da non credere” racconta fra le lacrime il padre del ragazzo: “Mi son tremate le gambe, per noi è un'altra pugnalata al cuore”. Situazione delicata. La telefonata è stata fatta allo zio di Davide, che aveva organizzato il pranzo per festeggiare il battesimo della piccola figlia, ma la moglie di Luigi Perta – racconta lui stesso - “era presente quando il cognato ha ricevuto la chiamata” e “ha preso la cornetta urlando gli improperi peggiori”. A confermare la telefonata il legale di Andrea Marchesani, il gestore dell'hotel Mir che gestisce il ristorante, l'unico iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo. "Probabilmente la chiamata è stata fatta da uno dei dipendenti, certamente non da Marchesani", spiega l'avvocato. "E in più mi risulta che sia stato chiamato l'organizzatore, non la famiglia del giovane morto". Inoltre, "non si conoscono ancora i motivi che hanno causato la morte del ragazzo".

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