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Foxconn: feste e assunzioni alla fabbrica cinese dei suicidi

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Il proprietario dell'azienda, Terry Gou, ha annunciato di voler ingaggiare altri 400mila lavoratori. Operai costretti a manifestare il proprio amore all'industria

bonfanti ilaria
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Il gigante taiwanese-cinese "Foxconn", balzato alla cronaca, negli ultimi mesi, per l'alto numero di suicidi fra gli operai, ha pensato di lanciare una serie di iniziative per "sollevare il morale" dei dipendenti. Fra le tante, è stata anche organizzata una festa anti- suicidio nel campus della Foxconn, nella città di Shenzhen, nei pressi di Hong Kong. Alla manifestazione, che è stata replicata in tutte le aziende del gruppo presenti sul territorio cinese, hanno partecipato ben 800mila operai e operaie, alcuni mascherati e travestiti da Superman, altri in qipao damascato tradizionale. La maggioranza indossava però semplicemente pantaloni e una maglietta rosa con una scritta a caratteri cubitali: "Amiamo Foxconn", con tanto di cuore rosso. Altri gruppi ancora, invece, portavano magliette blu e sventolavano cartelli che recitavano così: "Amo me, amo te, amo Terry", ossia Terry Gou, l'industriale taiwanese, proprietario dell'azienda. Tutti, con il pugno serrato, urlavano a squarciagola: "Con la Foxconn il futuro è sempre migliore!". Tutto questo in un periodo in cui 13 lavoratori hanno deciso di togliersi la vita date le terrificanti condizioni lavorative a cui erano sottoposti. Nei mesi scorsi, infatti, il nome "Foxconn" è divenuto universalmente noto non tanto per i prodotti della Apple, Dell e Nokia, bensì per le lunghe e interminabili ore di straordinario richieste ai dipendenti, costretti a turni di oltre 14 ore. La severa disciplina, all'interno dell'azienda, gestita come un vero e proprio campus militare, si estenderebbe anche ai dormitori e refettori. Nel mese di maggio, la Foxconn aveva fatto installare nei campus alcune reti per impedire agli operai che si gettavano dagli edifici di morire nell'impatto al suolo e assunto degli psicologi. Ma, Terry Gou, che le autorità cinesi, dopo un'inchiesta, avevano scagionato da ogni responsabilità per le morti, aveva dichiarato che non vi era alcuna prova che attribuisse i suicidi alle condizioni di vita e di lavoro nell'azienda. La causa delle tragedie, al contrario, a detta dei cinesi, era da ricercarsi nell'intrecciarsi di alcune relazioni finite male fra ragazzi e ragazze, impiegati da Foxconn . E la festa è avvenuta proprio nello stesso momento in cui l'azienda, che produce anche per Apple, Dell e Nokia, annunciava la sua intenzione di assumere altri 400mila operai, portando il totale dei dipendenti in Cina a 1,3milioni, permettendo così di aprire nuove aziende nel centro del Paese. Louis Woo, uno degli assistenti di Terry Gou, ha specificato, in un comunicato, che l'aumento dell'organico è anche volto a "ridurre il numero massimo di ore lavorative per gli operai, conformemente alle leggi cinesi". Code di più di un chilometro sono state registrate a Zhengzhou, una delle città dove l'azienda taiwanese conta di espandersi.

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