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Gb, polemiche per la visita del Papa. I contribuenti non vogliono pagare

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Un sondaggio rivela che il 79% dei britannici "non ha un interesse personale" per l'evento e il 77% non vuole contribuire

Eleonora Crisafulli
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Ancora polemiche in Gran Bretagna per la visita del Papa, la prima nel Paese dal viaggio di Giovanni Paolo II nel 1982. Benedetto XVI è pronto per incontrare i fedeli d'oltremanica il prossimo 16 settembre, ma stando al sondaggio dei teologi di Theos, attorno al viaggio e ai suoi costi cresce il malcontento. Il 77% dei britannici è convinto che non dovrebbero essere i contribuenti a pagare per la visita che, secondo un'ultima stima, avrà un costo complessivo tra i 10 e i 12 milioni di sterline. Anche perché il 79% degli intervistati (su un campione di 2005 adulti) "non ha un interesse personale" nella visita. Un portavoce del governo di Londra ha ribadito che il Pontefice arriverà nel Paese "su invito della Regina ed è giusto e appropriato che il governo britannico paghi una parte dei costi del viaggio". Il Vaticano "è una Nazione internazionalmente riconosciuta, con un'influenza significativa in tutto il mondo e la Chiesa Cattolica ha un miliardo di fedeli". La Chiesa dovrebbe dare un contributo tra i 9 e i 10 milioni di sterline. Resta esclusa la spesa per l'imponente apparato di sicurezza. Programma  - Secondo il programma diffuso dalla Santa Sede lo scorso luglio, Benedetto XVI arriverà il 16 settembre ad Edimburgo, dove farà visita alla Regina, quindi presiederà la celebrazione eucaristica nel Bellahouston Park di Glasgow, per poi spostarsi a Londra. Ultima tappa sarà Birmingham, dove presiederà il rito di beatificazione del Cardinale John Henry Newman. Da segnalare che quello di papa Ratzinger sarebbe il secondo viaggo oltre la Manica nella storia di Vaticano, dopo quello di Giovanni Paolo II.

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