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Il Wall Street Journal: "Italia R.i.p.", riposa in pace

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Sul sito si decreta la morte demografica del nostro Paese: la popolazione sotto i 20 anni non arriverà mai a superare i 60enni

Tatiana Necchi
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Italia, riposa in pace. È questo il titolo di un articolo che compare oggi nel sito del Wall Street Journal in cui si segna la morte demografica del nostro paese. Nell'articolo, firmato dal giornalista italiano Giulio Meotti, si legge che «se la demografia è un destino, l'Italia sta letteralmente morendo» e la sua bassa natalità «minaccia di avere conseguenze sociali ed economiche catastrofiche». Dunque c'è ben poco da sperare. Partendo da alcune stime demografiche effettuate dall'istituto di ricerca Max Planck, si evidenzia come se il nostro Bel Paese continuerà su questa strada la popolazione precipiterà a 10milioni di individui entro la fine del secolo. Nell'articolo si legge come il 22% della popolazione è in pensione. E questo rappresenta uno dei tassi più alti al mondo. E poi il 15% del Pil italiano va a finanziare la previdenza. Dunque l'Italia non sta commettendo solo un “suicidio demografico” ma si tratta di un trend irreversibile. Perché la popolazione al di sotto dei 20 anni non riuscirà mai a superare i sessantenni. Insomma. Sembra che nonostante la maternità italiana a confronto con l'America, con cinque mesi di retribuzione piena e sei mesi di stipendio ridotto, sia ben pagata i risultati siano scarsi. Ed ecoc che alal fine di tutto spunta anche la questione religiosa: pare che il tasso più basso di fertilità si trovi nei paesi più religiosi, tra cui l'Italia, mentre o tassi di natalità sono più alti nei paesi laici come la Scandinavia.

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