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È morta Claudia Vinciguerra la nota critica televisiva

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La giornalista è diventata popolare grazie all'imitazione che ne fece Teo Teocoli alla trasmissione "Quelli che il calcio"

Tatiana Necchi
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Proprio ieri in trasmissione, proprio al momento della sua rubrica sugli ascolti a "Mattina in famiglia", le avevano mandato un grande “”in bocca al lupo” di pronta guarigione. È morta a Roma all'ospedale San Carlo di Nancy dove era ricoverata da venerdì scorso, la nota critica televisiva Claudia Vinciguerra. Nata a Napoli nel 1923, ha scritto per “Il Giorno” e ha collaborato anche per la trasmissione della domenica di RaiDue “Mattina in famiglia”.  È diventata popolarissima grazie all'imitazione che fece di lei Teo Teocoli a “Quelli che il calcio”. Eppure la Vinciguerra aveva un curriculum da giornalista di primo piano. Anche il libro "Capri 1943. C'era una volta la guerra" di Marcella Leone de Andreis ha messo in risalto un lato di lei poco conosciuto. Ha descritto la Vinciguerra quale amica delle figlie del filosofo Benedetto Croce, soprattutto delle più giovani, Lidia e Silvia. Claudia è figlia di Mario Vinciguerra, "noto sovversivo, come veniva definito in tutte le informative di Polizia del ventennio - scrive la Leone de Andreis -, un intellettuale antifascista che ha pagato con lunghi soggiorni nelle patrie galere il suo dissenso politico. Croce ne ha grande stima ed è molto affezionato sia a lui che a sua figlia Claudia, rimasta orfana della madre ad appena tre anni, e non si è tirato indietro nei momenti in cui è stato necessario aiutare lo sfortunato antifascista sia moralmente che materialmente". "Una giornalista, ma anche un personaggio televisivo molto amato, unico nel suo genere". Gerri Scotti ricorda così la giornalista e critica televisiva durante la diretta web sul sito di Qui Mediaset. Poi prosegue: "Lei mi definiva sempre un signore della televisione, uno di altri tempi. Poi mi tirava le orecchie su tante cose, mi sgridava, soprattutto quando ero più giovane, se un programma non le piaceva. Ma era assolutamente gentile, molto gentile, nonostante la sua ruvidezza formale - conclude - Non aveva peli sulla lingua e non le mandava a dire a noi dello spettacolo. Ci diceva quello che pensava, non per il gusto di insultarci e di offenderci, ma per stimolarci a fare meglio. Ci mancherà molto. Ciao Claudia".

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