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La Roma avrà il suo Abramovich?

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Il petroliere russo Leonid Fedun sarebbe interessato ad acquistare il club da Unicredit. E il titolo vola in borsa: +10%

Roberto Amaglio
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Se Totti e compagni sono in fibrillazione per l'esordio stagionale in Champions League sul difficile campo del Bayern Monaco, la Roma porta a casa i primi risultati quest'oggi sul piano economico. Proprio nel giorno in cui Unicredit ha avviato la procedura di vendita del club, infatti, il titolo azionario della società giallorossa sta volando in borsa, facendo segnare un +10%. Voci dall'est – A determinare l'impennata dell'indice giallorosso le notizie non ancora confermate che provengono dalla Russia. Secondo il sito Lifenews.ru, infatti, il magnate russo Leonid Fedun sarebbe fermamente interessato a investire nella Roma, mettendo sul piatto ben 200 milioni di euro, più la quota necessaria per sanare i debiti del club. Sempre secondo le indiscrezioni, Fedun, vicepresidente della Lukoil (che non sarebbe coinvolta nell'affare), dovrebbe acquistare prima il 50% delle azioni, per poi completare il tutto entro la fine del 2012 acquisendo un ulteriore 35%. Petroliere pallonaro – Del resto l'interessamento di Fedun alla Roma e al mondo del calcio non è certo nuovo. Il magnate russo, infatti, è già proprietario dello Spartak Mosca e, solo 12 mesi fa, aveva già dato l'assalto al club capitolino, rinunciando solo per gli alti debiti pregressi della società. Fedun, secondo la rivista Forbes è il 132° uomo più ricco del mondo, con un patrimonio personale di 5,5 miliardi di dollari derivanti dal petrolio e non solo. Un altro Abramovich, dunque, che però sembra voler rispondere alle sirene del calcio italiano. Finora, infatti, i ricconi pallonari si erano sempre diretti verso la Premier League. Il primo fu proprio Roman Abramovich nel 2003, il quale acquistò il Chelsea per 60 milioni di sterline. Seguirono il suo esempio lo sceicco Mansour bin Zayed al-Nahyan (un patrimonio personale di mille miliardi di dollari), diventato proprietario del Manchester City, senza contare Mohamed Al Fayed, l'ex proprietario dei magazzini Harrods di Londra nonché del Fulham. Anche il Manchester United non se la passa male essendo gestito da Malcom Glazer, l'imprenditore statunitense che acquistò la società nel 2005. Anche al di fuori dai confini inglesi, però, non mancano i Paperoni del pallone. In Russia spicca lo Zenit San Pietroburgo allenato da Luciano Spalletti. Il club figura tra i beni del colosso russo del gas Gazprom. E come dimenticare il solito Florentino Perez, il presidente del Real Madrid che da ormai decenni spende e spande per la causa dei “Galacticos”?

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