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Lo sbadiglio? È contagioso dopo i 4 anni

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Nei bambini la capacità di empatizzare, di capire gli altri e mettersi nei loro panni si sviluppa con l'avanzare dell'età

Tatiana Necchi
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Lo sbadiglio è contagioso, si sa. Ma sembra che prima dei 4 anni i bimbi ne siano immuni. Questo dimostra che nei bambini la capacità di empatizzare, di capire gli altri e mettersi nei loro panni si sviluppa con l'avanzare dell'età.  Eppure sbadigliamo sin da quando siamo nella pancia di mamma e circa la metà di noi non può far a meno di sbadigliare quando qualcuno lo fa proprio di fronte a noi. Ed è per questo che lo sbadiglio è che si parla di sbadiglio contagioso. La dimostrazione giunge proprio dai ricercatori dell'università del Connecticut e pubblicato sulla rivista “Child Development”. Secondo lo studio poi, lo sbadiglio non sarebbe contagioso, o lo è meno del normale, per i bambini autistici anche una volta superati i 4 anni d'età. Ulteriore evidenza che nell'autismo sussiste un grande problema di empatia e una difficoltà nel riconoscersi o immedesimarsi negli altri. La ricerca si è basata monitorando un campione di 120 bimbi sani da 1 a 6 anni e poi un altro gruppo di bimbi autistici dai 6 ai 15 anni. Gli esperti hanno scoperto che i bimbi sani iniziano a farsi contagiare dallo sbadiglio dai 4 anni in su mentre questo non avviene per i piccoli che soffrono di autismo. «Dato che lo sbadiglio contagioso può essere segno di empatia - spiegano i ricercatori - questo studio suggerisce che l'empatia, e la capacità di imitare gli altri che è alla base di essa, si sviluppa lentamente dopo i primi anni di vita e che ai bambini autistici mancano quei sottili stimoli che ci legano emotivamente agli altri».

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