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Usa, Pil in rialzo del 1,7%

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Diffusi i dati per il secondo trimestre 2010. La notizia dà slancio a Wall Street e alla borsa italiana

carlotta mariani
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Cresce il prodotto interno lordo degli Stati Uniti. Nel secondo trimestre del 2010 è cresciuto del +1,7%, più di quanto previsto dagli analisti (+ 1,6%). I dati sono stati diffusi dal dipartimento al Commercio che ha fatto una stima del Pil per il periodo aprile – giugno. A influire positivamente sono stati gli investimenti fissi (da +3,3% al +18,9%), le spese per i consumi (da +1,9% al +2,2%) e la spesa governativa (da -1,6% al +3,9%). Il tasso di crescita rimane comunque negativo perché le aziende preferiscono ancora non riassumere i dipendenti licenziati durante la crisi. Qualche apertura, però, c'è. Il numero di sussidi di disoccupazione richiesti è molto alto ma per la prima volta è in calo. Il dipartimento del Lavoro ha parlato di una riduzione da 453mila a 16mila unità. La settimana scorsa, gli analisti di Wall Street avevano stimato solo un calo di 5mila unità. "Un dato convincente" ha sottolineato il dipartimento. Wall Street apre in rialzo. Il Dow Jones avanza dello 0,46% a 10.886,37 punti, il Nasdaq sale dello 0,59% a 2.390,69. Lo S&P 500 mette invece a segno un progresso dello 0,56% a 1.151,15 punti. La diffusione dei dati sul Pil americano hanno fatto bene anche alla borsa italiana. Il Ftse Mib guadagna lo 0,62% a 20.499 punti e l'All Share lo 0,55%. Migliorano anche i futures di Wall Street. Grazie alle parole di Marchionne, la Fiat ottiene un +3,37%, nuovo record 2010. Bene Unicredit (è in corso il cda a Varsavia)  e gli altri titoli bancari e assicurativi. Resta in calo dello 0,87% Telecom Italia.

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