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Solidarietà al direttore

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Tanti i messaggi di sostegno da parte di lettori e uomini del mondo politico e istituzionale, Fini compreso. Belpietro ringrazia tutti

carlotta mariani
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"Non basta la solidarietà al coraggioso direttore, la politica deve abbassare i toni e dare l'esempio". Così il ministro per l'Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi che ha aggiunto "complimenti al caposcorta che mostra il valore delle nostre forze di sicurezza". "Il fallito attentato di questa notte costituisce una vicenda oscura e preoccupante, che testimonia di un pericoloso clima d'odio verso le idee e le persone che, come te, le esprimono e divulgano con coraggio e chiarezza". Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha scritto una lettera al direttore di "Libero", Maurizio Belpietro. "Sono certo - conclude - che chiunque avesse voluto intimidirti, "tapparti la bocca", far tacere la voce libera e che tu ed il tuo giornale esprimete quotidianamente, avrebbe fallito il suo obiettivo. Il senatore del Pdl Mario Ferrara è sconcertato dal fatto che "ancora oggi in Italia gli uomini liberi e coraggiosi rischiano la vita per difendere le proprie idee dalla mano armata del pensiero unico, convinto di possedere un punto di vista privilegiato sul mondo e per questo definire, anche con la forza, cos'è il bene e il male, cos'è giusto fare e cos'è sbagliato scrivere". Parla di "gravissimo e intollerabile attentato” e invita alla “autocritica tutti coloro che soprattutto dai banchi del Parlamento istigano alla violenza e instillano il seme fecondo dell'odio". Solidarietà anche dal portavoce del Pdl, Daniele Capezzone. “Spero che nessuno sottovaluti l'episodio di ieri, e che troppi seminatori di odio riflettano su un clima letteralmente avvelenato". Preoccupato per l'atmosfera generale di tensione pure il capogruppo del centrodestra alla Camera, Fabrizio Cicchitto: "Proprio ieri, provocando la reazione di Leoluca Orlando - e, visto il soggetto, ci onora - avevamo detto che il linguaggio violento usato nelle piazze, in Parlamento e in televisione e l'esaltazione della contestazione che toglie la parola agli avversari politici metteva in moto un meccanismo che alla fine suscita e provoca la violenza autentica". Cicchitto ha poi commentato i quotidiani di oggi e ha sottolinetato che "alcuni di loro hanno chiaramente e volutamente sottovalutato un episodio che, solo per caso e per merito della scorta di Belpietro, ha evitato possibili conseguenze drammatiche". Un altro che ha notato 'l'assenza' è Filippo Facci: "Sarà che il Corriere della Sera è in sciopero ma c'è da rimanerci male che solo due quotidiani, Libero e Il Giornale, abbiano fatto in tempo a fare la cosiddetta "ribattuta" cioè quando la notizia arriva tardi la si può mettere in seconda o terza edizione". Per il gruppo parlamentare della Lega Nord parla il senatore Federico Bricolo. “Condanniamo con fermezza la vile aggressione posta in essere nei confronti del direttore Maurizio Belpietro. È  ora che tutte le forze politiche vigilino e si adoperino con responsabilità per impedire il diffondersi di un clima violento e intollerante”. Nonostante gli attacchi questi mesi, anche Gianfranco Fini e Futuro e Libertà mostrano solidarietà al direttore. "Nulla può consentire, non certo giustificare ma nemmeno minimizzare o ignorare un episodio gravissimo e inquietante quale quello che lo ha coinvolto" ha detto il presidente della Camera.Il deputato Aldo Di Biagio ha parlato di "un'immagine triste e drammatica della nostra attualità che ci riporta la mente indietro negli anni quando la violenza la faceva da padrona e quando anche i referenti dell'informazione erano bersagli privilegiati dei folli". Di Biagio ha poi chiesto di tornare alla politica "perchè non è intenzione di nessuno lasciar sprofondare il nostro Paese in un baratro di violenza simil-politica che purtroppo ha già provato amaramente sulla sua pelle in passato". Francesco Storace, segretario nazionale de 'La Destra', al messaggio si sostegno, ha aggiunto un desiderio: "che si scopra chi ha sparato e per conto di chi. Moralmente c'è chi deve scusarsi pubblicamente: quando si vaneggia di servizi deviati arrivano i delinquenti a tentare di ammazzare". Il partito Noi Sud ha chiesto al ministro Roberto Maroni "di riferire in aula su quanto accaduto e sulle ulteriori misure di protezione adottate per garantire al direttore di Libero di svolgere liberamente la sua professione di giornalista". Parole di solidarietà dal Partito democratico. Matteo Orfini, responsabile Cultura e Informazione della segreteria nazionale del Pd ha sottolineato che "nulla può giustificare atti del genere". A lui si è unito Maurizio Martina, segretario del Pd in Lombardia. "Il tentativo di attentare alla vita del direttore di Libero, Maurizio Belpietro, è un atto di gravità inaudita, sia per Milano, città che storicamente è capitale dell'editoria, che per l'intero giornalismo italiano" ha riferito il vicepresidente e assessore alla Cultura della Provincia di Milano, Novo Umberto Maerna. Discorso simile a quello del vicepresidente del consiglio regionale, Filippo Penati. Tra i messaggi rivolti a Belpietro, si ripetono le parole di "solidarietà", "preoccupazione", "violenza", concetti ripreso dal Movimento Liberi Giornalisti, attraverso i suoi consiglieri eletti all'Ordine nazionale e regionale dei Giornalisti, alla FNSI e al sindaco lombardo della categoria. "Tutti hanno il dovere di riflettere e fare un passo indietro per svelenire un clima che, e la situazione è davanti agli occhi di ognuno di noi, si sta facendo sempre più pesante e purtroppo pericoloso". Un attentato non solo all'uomo ma che "mina alla base il futuro e la libertà delle giovani generazioni, perchè tentare di colpire uno dei giornalisti più rappresentativi del Paese significa voler azzoppare la democrazia e la civiltà conquistate" hanno dichiarato Antonio Marziale e Alessandro Pedrini, presidente e direttore generale dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori. Il direttore Maurizio Belpietro ringrazia in particolare: il senatore Latorre, Pierferdinando Casini, Walter Veltroni, il prefetto di Milano, il direttore de Il riformista Antonio Polito, Michele Cucuzza, il direttore dell'Ansa Contu, il presidente Emma Marcegaglia, il direttore de Il Sole Riotta, il direttore Boffo, il ministro Alfano, il direttore di Repubblica Ezio Mauro, il consigliere Arrigo Levi, il direttore de Il Messaggero Napoletano, Clemente Mastella, l'onorevole Borghezio, il presidente Franco Marini, Maurizio Sacconi, il presidente Massimo Pasqua, l'onorevole Fassino, il direttore de Il Giornale Sallusti, l'onorevole Consoli, l'onorevole Franz Turchi, il direttore Boriani, il direttore Mario Calabresi, Mauro Crippa, il professor Forte, il direttor Jacobelli, Bresciani, Fabrizio Alfano, portavoce di Gianfranco Fini, Francesco Storace, il professor Masi, il direttore Anselmi, il presidente Schifani, Donat Cattin, l'onorevole Ruben Alessandro, Migliorati, Renato Della Valle, Agazio Loiero, il direttore Brachino, l'onorevole Boffa, il sottosegretario Buonaiuti, l'onorevole Volonté, Maurizio Costanzo, l'avvocato Taormina, Diego Della Valle, l'onorevole Realacci, l'avvocato Bernardini De Pace, Antonio Preziosi, l'onorevole Martino, Nazzareno Carusi, l'avvocato Montezemolo, il presidente Violante, il presidente Masrtapasqua, la direttrice Lucia Annunziata, il presidente Bertinotti, Luca Giurato, il consigliere della Camera Tivelli, consigliere Cascella, Fedele Confalonieri, Maurizio Costa, Franco Siddi (fnsi), Giuseppe Villani (Pdl), Antonio Bassolino, Riccardo Nencini (Psi), Rosi Brandi (Gruppo Cronisti lombardi), onorevole Souad Sbai, Rocco Buttiglione (Udc), Rosario Nicola Luisi (Pdl), direttor Ferruccio De Bortoli, onorevole Francesco Colucci, senatore Pasquale Viespoli, il presidente della Confederazione Nazionale Coldiretti Sergio Marini, l'assessore alle Politiche social del comune di Cagliari Anselmo Piras, il senatore Pasquale Viespoli capogruppo di Futuro e Libertà al Senato, il presidente del Coni Giovanni Petrucci, il presidente dell'Assoxiazione Stampa Estera Van Aalderen, il presidente della regione Veneto Luca Zaia, il presidente de La Destra Teodoro Buontempo, l'onorevole Maurizio Fugatti della Lega Nord Trentino, il senatore Giampiero Cantoni, il senatore Antonio Tommassini, il direttore di Sky Tg24 Emilio Carelli, l'avvocato sindaco di Andria Nicola Giorgino, il vicesindaco di Milano l'onorevole Decorato, l'onorevole Carlo Fidanza, l'Associazione Italia Israele Torino, il presidente dell'ordine nazionale giornalisti Enzo Iacopino.

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