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Bersani insiste: "Governo di transizione per cambiare legge elettorale"

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Intervento del segretario del Pd nell'ultima giornata dell'Assemblea nazionale: "Non siamo rispettati, ma presto lo saremo"

domenico d'alessandro
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Un bilancio del governo di centrodestra ma anche un commento sull'operato del centrosinistra. Per Pier Luigi Bersani, l'Assemblea nazionale democratica del Partito democratico - conclusosi oggi a Varese - è l'occasione per tirare le somme di quanto fatto fino ad ora. Ma anche per anticipare le prossime mosse dell'opposizione. Ma all'ordine del giorno c'è sempre la situazione attuale della politica italiana: "Il centrodestra è in crisi politica. Siamo pronti a un breve governo di transizione, con la riforma della legge elettorale al primo punto", ha annunciato Bersani, prima di lanciare un appello "a tutte le forze che vogliono mettere in sicurezza la democrazia". La legge elettorale, secondo il leader del Pd, è "centrale: cerchiamo di capire che le norme attuali consentono con il 35-36% di voti, di prendersi tutto, compresa la maggioranza nelle Camere riunite per procedere all'elezione del capo dello Stato. Stiamo parlando di questa roba qua. Quando facciamo troppo i sofistici, 'governo di transizione sì, però... cerchiamo di capire qual è la posta in gioco. Se diffondiamo l'idea che c'è un'invincibile smania per l'inciucio, per il compromesso, noi facciamo dei danni". Il Pd - Sulle condizioni di salute del suo partito Bersani afferma: "Non siamo rispettati abbastanza, non ci rispettano abbastanza gli amici, gli avversari. Su di noi si dice di tutto - racconta - mi sveglio al mattino e imparo che ho fatto cose che non ho neanche mai pensato. Ma vi garantisco che ce l'avremo 'sto rispetto, con calma e gesso, ci rispetteranno. L'unica condizione - avverte - è che ci rispettiamo noi. Se ci rispettiamo noi stiamo sicuri che poi ci rispetteranno". Istruzione e cultura - "Abbiamo azzoppato il futuro - ha dichiarato Bersani - siamo gli unici al mondo che hanno dato una botta micicale al sistema del sapere e della conoscenza. Hanno fatto il miracolo di tagliare una barca di soldi a istruzione e cultura senza risparmiare su spesa corrente che è cresciuta comunque". Critiche anche verso riforma universitaria allo studio da parte di Maria Stella Gelmini: "Sento parlare di merito e valutazione, ma dov'è questo merito, dov'è questa valutazione? Dov'è che dobbiamo aspettarci questa spinta riformista?". La finanza - Bersani parla anche della crisi, nei suoi aspetti prettamente finanziari: "Paghi la finanza quello che ha determinato la finanza: si metta tassa sulle transazioni finanziarie", ha detto.

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