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Adro, il sindaco chiama gli esperti

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Ha convocato un gruppo di avvocati per ripristinare i simboli. L'opposizione vuole rivolgersi al prefetto di Brescia

carlotta mariani
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"Se i simboli vengono rimossi dalla scuola, parte prima la denuncia e poi procedo al ripristino immediato". Oscar Lancini, primo cittadino del paese bresciano non è d'accordo con la decisione del preside Cadei sulla rimozione dei simboli. " "La volontà dell'amministrazione comunale deve essere rispettata". E oggi ha annunciato di essersi rivolto a un pool di avvocati per rimettere al loro posto cartelli, zervini e piastre dei posacenere. "Ho chiesto l'ausilio di tecnici - ha spiegato il sindaco - riferendomi con questo termine sia ad avvocati civilisti e penalisti che a esperti di diritto amministrativo". Decisione del preside - Dopo un mese di polemiche, il preside della scuola di Adro, Gianluigi Cadei, aveva annunciato che i simboli del sole delle Alpi, che tappezzavano la scuola, sarebbero stati rimossi. Lo ha detto l'11 ottobre durante una riunione del consiglio d'istituto. I banchi sono stati coperti da adesivi, gli zerbini arrotolati e portati via. L'incontro è stato, per molti aspetti, rivoluzionario. Oltre alla decisione sui simboli, i presenti hanno scelto un cambiamento di nome della scuola. Il polo non sarà più intitolato all'ideologo della Lega, Gianfranco Miglio, come aveva voluto il sindaco dalla cravatta verde Oscar Lancini ma ai patrioti del Risorgimento, Enrico ed Emilio Dandolo. Decisioni importanti, prese dopo 30 giorni di discussioni e continui scambi di responsabilità. Era però proprio ora di un'azione forte. I Cobas avevano deciso di usare la scuola come una delle sedi della loro manifestazione del 15 ottobre. Nello scorso fine settimana, qualcuno aveva già cercato di portare via due ‘soli' facendo scattare l'allarme. Tutti contro al sindaco - L'opposizione ha risposto dicendo che si rivolgeranno "al prefetto di Brescia per accertare ogni ipotesi di violazione della legge da parte del sindaco di Adro. Tutto ciò anche con riferimento alla eventuale incompatibilità tra il comportamento tenuto e la sua funzione di ufficiale di governo". Lo ha annunciato il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. "Denunciamo il comportamento della Lega che afferma, smentisce, ma sostanzialmente tiene un atteggiamento eversivo della legalità costituzionale".

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