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Cassazione: "Polizia municipale può collocare dove vuole i suoi autovelox"

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Sentenza della Suprema Corte accoglie ricorso del Comune di Stignano dopo annullamento di una multa

domenico d'alessandro
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La Cassazione interviene in materia di autovelox. Secondo una sentenza emanata martedì, la numero 21091, la Polizia municipale può collocare dove meglio crede le macchinette gestite direttamente, anche sui tratti stradali non compresi nel decreto del prefetto previsto dalle norme sulla sicurezza stradale. Viene così accolta l'istanza del Comune di Stignano, nel Reggino, che aveva presentato ricorso dopo la sentenza del tribunale di Locri in base alla quale veniva annullata la multa elevata ad un automobilista per eccesso di velocità. Secondo la Suprema Corte "l'inserimento del tratto stradale in un decreto prefettizio è condizione di legittimità dell'utilizzo delle sole apparecchiature di rilevamento 'a distanza' delle infrazioni, non anche di quelle 'direttamente gestite', come nella specie, dagli organi di polizia". Con la sentenza della seconda sezione civile della Cassazione, dunque, viene rigettata l'opposizione alla multa elevata:  l'automobilista dovrà anche pagare le spese del processo.

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