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Calderoli veste i panni del mediatore: "Il Cav e Fini trattino"

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Il ministro riapre al dialogo. "Se non vogliono le elezioni, serve un nuovo predellino"

Roberto Amaglio
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Se Umberto Bossi non ha mai nascosto la ferma volontà di andare al voto, rispedendo al mittente anche con formule colorite la possibilità di un'apertura ad alleanze o alla conciliazione con la componente finiana, quest'oggi il ministro Roberto Calderoli si è detto molto più possibilista, riaprendo uno spiraglio a Fli. "Forse a qualcuno - spiega il referente della Semplificazione - è sfuggito quanto è accaduto l'altro giorno in senato sul Dfp, quando non solo Fli ma anche due senatori del Pdl hanno votato per un emendamento su cui c'era parere contrario del governo. Se anche al Senato capitano queste cose è evidente che così non si può andare avanti". Maggioranza risicata e non volontà di andare al voto. Quale quindi la soluzione avanzata da Calderoli? "Visto che in tanti dicono di non volere il voto, io dico che se non lo si vuole allora serve un patto vero, trasparente. Un patto del "trampolino" al posto di quello del predellino. Questo deve essere fatto da Berlusconi, Bossi e Fini". Ma c'è una possibilità che Berlusconi e Fini superino i loro dissapori anche personali oltre che politici? "Si tratta - osserva il ministro - di uno scontro tra teste dure ma brillantissime. Io penso che ce la si possa fare: deve prevalere il buonsenso". Ma non era la Lega a volere le elezioni? "Noi - osserva Calderoli - abbiamo sempre detto che o c'è un accordo vero o si va a elezioni. Tutti sanno, perché conoscono i sondaggi, che tranne la Lega tutti sono messi male se si va a votare, nemmeno l'opposizione ne trae vantaggio. Qui si sta distruggendo la politica. E allora la Lega è disponibile a rinunciare al suo vantaggio personale perché altrimenti così si muore. E del resto si possono chiedere anche le elezioni, ma tanto il restante 85% non le vuole. E allora dico: se non le volete allora un accordo va trovato". Purché non sia un governo tecnico. "Voglio vedere chi è il pazzo che accetta un incarico del genere. Giulio Tremonti? Lui non ci ha mai pensato. E' un genio, mica un pazzo".

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