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Aggressione in metro, disposto il carcere per Burtone

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Il 20enne romano colpì l'infermiera rumena Maricica con un pugno, al culmine di una lite, lo scorso 8 ottobre

Eleonora Crisafulli
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Andrà in carcere Alessio Burtone, il 20enne romano che lo scorso 8 ottobre ha aggredito una giovane donna nella stazione Anagnina della metropolitana di Roma. Il gip Sandro Di Lorenzo ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare accogliendo l'istanza della Procura di Roma. Il giovane, fino ad oggi agli arresti domiciliari, è accusato di omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi. Burtone colpì con un pugno in faccia la 32enne Maricica Hahaianu al culmine di una lite per una coda in biglietteria. L'infermiera rumena è deceduta venerdi sera al Policlinico Casilino. L'autopsia all'istituto di medicina legale dell'università La Sapienza ha rivelato che è stato un profondo trauma cranico alla nuca, dovuto alla caduta, a causare la morte. La vittima presentava anche una escoriazione sotto al labbro sinistro. Dai primi risultati dell'esame, inoltre, non emergerebbe un nesso tra la morte e l'operato dei medici del policlinico Casilino. I risultati finali, comunque, saranno consegnati alla Procura tra un mese. Intitolare il piazzale a Maricica - Il X Municipio si è già attivato per intitolare a Maricica il piazzale della stazione Anagnina. La proposta verrà approvata nel prossimo Consiglio, per poi essere sottoposta all'attenzione del Consiglio comunale. "Dove sono sicuro riceverà il consenso di tutte le forze politiche", aggiunge il presidente del X Municipio, Sandro Medici. "Il piazzale dell'Anagnina è da molti anni il luogo in cui la domenica mattina la comunità romena si riunisce per incontrarsi e scambiarsi qualche sorriso; una consuetudine tuttavia che abbiamo dovuto difendere e preservare nel corso del tempo, sostenuti in ciò dalle autorità consolari romene".

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