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Nuova ipotesi: "Lo zio dormiva"

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In casa Misseri ultimamente si parla con pizzini per paura delle intercettazioni. Impronte di quattro persone sulle batteria del cellulare

Eleonora Crisafulli
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Decine di deposizioni, giorni e giorni di intercettazioni ambientali e telefoniche e una nuova pista: Michele Misseri dormiva mentre Sarah veniva strangolata. Gli inquirenti stanno seguendo questa ipotesi e dicono che "è più che plausibile che sia andata in questo modo". L'uomo forse è stato poi conivolto nell'occultamento del cadavere. È stato il migliore amico dello zio della 15enne a dire che" a quell'ora Michele di sicuro dormiva". Si chiama Cosimino o Mimmino e conosce le sue abitudini. Agli investigatori ha riferito che Misseri dorme sempre un paio di ore al pomeriggio "perché la mattina si alza sempre alle 3.30-4 per andare a lavorare nei campi". Tra confessioni, ritrattazioni e colpi di scena, un nuovo tassello si aggiunge al complicato puzzle del giallo di Avetrana. Michele Misseri e la figlia Sabrina non sarebbero gli unici personaggi coinvolti nell'omicidio della 15enne Sarah Scazzi. Secondo fonti investigative, anche la moglie del reo confesso, Cosima Serrano, sapeva quello che marito e figlia avevano fatto alla ragazza. I sospetti su Cosima - Gli inquirenti avrebbero maturato questa convinzione dopo l'interrogatorio di ieri durato circa tre ore. "Non ricordo, non posso ricordare tutto quello che ho fatto", ha detto Cosima ai pm Pietro Argentino e Mariano Buccoliero con particolare riferimento ai dieci minuti intercorsi tra l'arrivo di Mariangela Spagnoletti - l'amica di Sabrina con cui le due cugine sarebbero dovute andare a mare quel pomeriggio del 26 agosto - a casa Misseri e l'arrivo di madre e figlia a casa Spagnoletti. "Non so nulla - avrebbe ripetuto la zia - non mi ricordo e non posso ricordarmi tutto". Proprio quei dieci minuti, invece, sono fondamentali per cercare di spiegare il ruolo avuto da Cosima. Perché se Mariangela è attendibile quando smonta la ricostruzione di Sabrina (la 22enne aspettava in strada agitata), lo è altrettanto nel momento in cui definisce "strano" tutto quel tempo impiegato dalle due donne per raggiungere casa sua. Ma la posizione di Cosima è al vaglio degli inquirenti anche per un altro elemento: la donna comandava nella casa di via Grazia Deledda ed era con lei che le due figlie, Sabrina e Valentina, avevano un legame fortissimo. E' molto difficile quindi che Cosima non fosse a conoscenza di quanto avveniva sotto il suo tetto. Il ruolo della donna in ambito familiare è confermato da Misseri, che nell'ultimo interrogatorio ha raccontato: "Io in casa non contavo nulla. Dormivo sulla sdraio, mangiavo con le mani e lavavo i piatti che mia moglie e mia figlia avevano usato". Secondo gli inquirenti, Cosima Serrano avrebbe quantomeno coperto i due presunti assassini. Al momento, però, la zia di Sarah non è indagata visto che il favoreggiamento in ambito familiare non è punibile. Visita in carcere - La Serrano continua a negare e a professare l'innocenza di Sabrina, che tanto si era battuta per trovare la cuginetta dopo la presunta scomparsa. Questa mattina la donna si è recata insieme alla maggiore Valentina e alla sorella Emma a far visita alla 22enne rinchiusa da venerdì nel carcere di Taranto. Le due non si sono potute vedere perché Sabrina è in isolamento e le comunicazioni avvengono tramite avvocato. Domani il gip Martino Rosati deciderà se cofermare o meno la misura cautelare in carcere. Intanto attraverso le sbarre della cella la giovane urla la sua innocenza. A tratti piange e grida che vuole uscire, accusa il padre di essere un bugiardo e implora aiuto: "Sono innocente, vi prego aiutatemi". Polemiche su Barbara Palombelli - Ha scritto una lettera a Sarah, chiedendole scusa per il modo con cui i giornalisti hanno affrontato il suo caso. Lo ha fatto da una delle platee principali della televisione italiana, l'edizione delle 20 del Tg5. Barbara Palombelli parla a nome di tutti i giornalisti che avrebbero "mangiato" Sarah "proprio come l'umidità di quel pozzo. Un pezzettino al giorno, piano piano, senza sprecare nemmeno una briciola della tua tragica favola". Ma è una lettera che, secondo indiscrezioni dalla redazione del principale tg Mediaset, il direttore Clemente J. Mimun non avrebbe gradito. Dopo l'edizione ci sarebbe stata una discussione, terminata con l'addio della giornalista alla redazione. Nella giornata di martedì è poi giunta una nota ufficiale di Mediaset secondo cui "Barbara Palombelli non può avere lasciato il Tg5 per il semplice motivo che non fa parte della testata di Clemente Mimun". La giornalista, infatti, lavora per Videonews, la testata che cura "Domenica 5", "Mattino 5", "Pomeriggio 5" e "Matrix".

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