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Indonesia: oltre 400 morti e 300 dispersi

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Si aggravano i numeri della tragedia. E dopo il maremoto, si risveglia il Merapi. Un milione le persone in pericolo

tiziano vanni
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Vulcano di nuovo in azione. Il Merapi ha ripreso a sputare fumo e ceneri. L'Indonesia è in ginocchio, sta piano piano soccombendo davanti alla forza della natura. Un terremoto potentissimo ha causato uno tsunami devastante il 26 ottobre, e nelle stesse ore si è risvegliato il vulcano Merapi, che ha costretto migliaia di persone a lasciare le proprie case. Sono centinaia i morti per le due catastrofi. Al momento sono circa 400 le vittime dello tsunami (se ne temono 500) e 32 quelle dell'eruzione. Il terremoto con tsunami -  Le "onde anomale" si sono verificate dopo un violento terremoto, che ha colpito ieri le coste dell'isola di Sumatra. Lo hanno riportato fonti ufficiali ricordando che il sisma, di magnitudo 7.5 è stato registrato 78 km a ovest di South Pagai, nelle isole Mantawai e ha distrutto molte costruzioni del villaggio costiero di Betu Monga. Delle 400 persone che vivevano nel villaggio solo 40 sono state trovate e salvate. Il sisma si è verificato ad una profondità di soli 14,2 chilometri ha indicato l'osservatorio geologico americano, in una zona a 280 chilometri a sud di Padang, molto frequentata anche da turisti. Infatti, si cerca un'imbarcazione che aveva a bordo 9 surfisti australiani. Nella stessa zona ebbe origine il catastrofico maremoto del 26 dicembre 2004: allora ci furono oltre 240mila morti. L'eruzione del vulcano - Merapi, sull'isola di Giava, si è risvegliato, e la sua lava sta distruggendo tutto ciò che incontra sulla sua strada. Sono già 16 i morti dell'eruzione: tra loro c'è un bambino di tre mesi e un giornalista, e i corpi sono stati trovati all'interno di una abitazione nella zona montuosa. Le autorità hanno ordinato l'evacuazione di un'area di 10 km intorno alle pendici del monte allontanando oltre 19.000 persone. Il Merapi, che si erge per quasi 3.000 metri di altezza nel centro dell'isola, è al massimo livello di attività: all'alba aveva iniziato a eruttare cenere dai crateri minori. "L'energia continua a crescere. Speriamo si plachi, altrimenti rischiamo una eruzione di proporzioni come non abbiamo visto da anni", aveva detto il vulcanologo Surono.

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