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Incidenti Italia-Serbia, la Uefa conferma il 3-0 a tavolino

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Sentenza a Nyon per gli incidenti di Genova: divieto per tutte le Federazioni di vendere biglietti ai tifosi di Belgrado in trasferta

domenico d'alessandro
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L'Uefa ha emesso la sua sentenza circa gli incidenti in occasione di Italia-Serbia, e alla fine non carica troppo la mano. Confermato, innanzi tutto, il 3-0 a tavolino per gli azzurri, ma ci sono anche altre pene inflitte a entrambe le squadre. I serbi sono stati condannati a 120 mila euro di multa, due match a porte chiuse (di cui una col condizionale) e il divieto per tutte le Federazioni di vendere biglietti per gli stadi ai tifosi serbi in trasferta. L'Italia ha invece avuto una multa da 100 mila euro con una partita a porte chiuse con la condizionale. Le condanne dei match a porte chiuse con la condizionale potrebbe dunque essere cancellata nel caso in cui per i prossimi due anni non capiteranno fatti come quelli di Genova. La Serbia dunque giocherà con gli spalti vuoti il prossimo 25 marzo contro l'Irlanda del Nord. Nessuna decisione circa il match di ritorno tra azzurri e serbi, in programma il 7 ottobre 2011. La sentenza è stata ufficializzata a Nyon al termine della riunione dell'Uefa. Il direttore generale della Federcalcio, Antonello Valentini, commentando la sentenza, ha affermato: "La Uefa ha apprezzato l'ottimo lavoro della nostra delegazione, che è riuscita a dimostrare che la federazione italiana ha fatto il massimo nelle circostanze drammatiche della serata. Non ci preoccupa per niente che Serbia-Italia si giochi a porte aperte: come abbiamo sottolineato nella relazione finale - conclude - vogliamo mantenere ottimi rapporti con la squadra, i dirigenti e i veri tifosi serbi"

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