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Sarah, "nessun segno di violenza sessuale"

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Gli accertamenti dei Ris escludono la presenza di Dna estraneo sul corpo della 15enne di Avetrana. Misseri pronto a ritrattare

Eleonora Crisafulli
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Confessando l'assassinio della quindicenne Sarah Scazzi, il 6 ottobre scorso, lo zio Michele Misseri, accusato insieme alla figlia Sabrina di omicidio e occultamento di cadavere, aveva condito le sue prime dichiarazioni con particolari aberranti circa una presunta violenza sessuale post mortem. Già nei giorni scorsi lo stesso Misseri - che ha già cambiato sei volte la versione dei fatti - aveva comunicato, tramite il suo legale, l'avv. Daniele Galoppa, di voler ritrattare la parte di confessione relativa al vilipendio. Adesso, gli accertamenti del Ris su campioni prelevati dal cadavere smentirebbero, secondo indiscrezioni, la violenza sessuale cui aveva fatto riferimento zio Michele. L'analisi sul tampone escluderebbe la presenza di un Dna estraneo sul corpo della ragazza. Anche gli esami del medico legale Luigi Strada non avevano rilevato segni di violenze, ma il cadavere era stato troppo tempo in acqua per trovare ancora tracce del presunto stupro. Il risultato del tampone dovrà ora essere incrociato con le analisi in corso sui reperti biologici prelevati. Misseri potrebbe avere confessato un reato non commesso per attribuirsi la paternità del delitto e dare un movente all'omicidio, distogliendo così l'attenzione degli investigatori dal presunto ruolo avuto dalla figlia Sabrina. Successivamente, il 15 ottobre scorso, sono state proprio le accuse del genitore a far scattare le manette per la 22enne. Intanto ieri Cosima Serrano e sua figlia Valentina sono state sentite nella caserma dei carabinieri di Avetrana per presunte violazioni della privacy: le due avrebbero diffuso, e forse venduto, le immagini e le foto del garage della loro abitazione circolate negli ultimi giorni su varie reti televisive.

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