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Iraq, Al Qaeda minaccia il Vaticano: "Caccia ai cristiani"

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Scaduto l'ultimatum lanciato alla Chiesa copta d'Egitto per la liberazione di due donne convertite all'islam

Eleonora Crisafulli
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L'ultimatum concesso alla Chiesa copta d'Egitto è scaduto. E i miliziani di Al Qaeda aprono la "caccia" ai cristiani. Nel messaggio diffuso dalla cellula irachena si fa esplicito riferimento agli egiziani ma anche al Vaticano. I terroristi però vogliono dare ancora una possibilità ai cattolici della chiesa di Roma: "Il ministero della Guerra dello Stato islamico iracheno annuncia che a partire da oggi tutte le chiese e e le organizzazioni cristiane ed i loro capi sono un obiettivo legittimo dei mujahidin. Questi politeisti ed i loro capi nel Vaticano devono sapere che la spada non cadrà sulla testa dei loro seguaci se annunceranno la loro innocenza e prenderanno le distanze da quanto è  stato fatto dalla Chiesa egiziana". L'ultimatum - Nel rivendicare l'attacco di domenica scorsa a una chiesa a Baghdad, i terroristi avevano dato 48 ore per liberare due donne egiziane, Camilia Chehata e Wafa Constantine, mogli di sacerdoti copti trattenute in un convento contro la loro volonta dopo essersi convertite all'Islam. L'attentato - Nel comunicato diffuso i terroristi ricostruiscono l'attentato che ha fatto 52 vittime: "Per quanto riguarda l'operazione benedetta condotta a Baghdad contro la chiesa possiamo dire che erano cinque gli eroi  dell'Islam che sono entrati in azione su richiesta del nostro emiro che intende in questo modo salvare i nostri fratelli nella fede. La questione riguarda la nostra lotta contro le forze degli apostati che stava molto a cuore ai nostri fratelli che hanno eseguito l'attacco e  che hanno anche voluto esaudire le richieste dei nostri fratelli riguardo la liberazione dei mujahidin arrestati". I terroristi accusano le forze di polizia irachene di aver "ucciso decine di cristiani nel tentativo di entrare nella chiesa   perchè hanno fatto esplodere un'autobomba e numerosi ordigni piazzati  intorno all'edificio". Al-Qaeda sostiene che il blitz "ha provocato il panico tra i fedeli della chiesa e non c'è stato altro che una sparatoria dove sono stati colpiti tutti in modo indiscriminato". Il conflitto a fuoco "è durato cinque ore e ha visto la partecipazione degli elicotteri dell'esercito americani".  In base alla versione dei terroristi, gli esecutori dell'attentato non  sono morti nello scontro a fuoco, ma si sarebbero uccisi alla fine.   "In un primo momento la polizia ha pensato di averli uccisi - conclude  il comunicato - e quindi gli agenti sono entrati nella chiesa. Solo allora i nostri eroi hanno fatto saltare in aria le loro cinture esplosive lanciandosi come soldati di Allah contro il nemico".

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