Gai Mattiolo ai domiciliari
per bancarotta fraudolenta
Gai Mattiolo, stilista romano che a soli 19 anni fece il suo ingresso nel mondo della moda, aiutato da suo padre che gli prestò 50 milioni di vecchie lire per cominciare la sua avventura con una prima collezione di abiti, è finito agli arresti domiciliari per l'ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta. Il provvedimento, che ha anche riguardato il suo consulente Giancarlo Tabegna, è stato eseguito dal Nucleo Polizia Tributaria di Roma della Guardia di Finanza su richiesta della Procura di Roma. Dalle indagini coordinate dal sostituto procuratore Luca Tescaroli - si legge in una nota - è emerso che sono stati realizzati diversi atti gestionali, formalmente corretti, con il fine fraudolento di sottrarre dalle casse aziendali della Gai Mattiolo, sublicenziataria della nota griffe, i proventi derivanti dallo sfruttamento del marchio prima dell' ammissione della società stessa alla procedura di concordato preventivo.