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Messico, caccia al baby killer dei narcos

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A 12 anni "El Ponchis" (il sanguinario) sgozza le sue vittime, si fa riprendere e poi pubblica foto e filmati sul web

Eleonora Crisafulli
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A soli 12 anni El Ponchis (il sanguinario) uccide le sue vittime a sangue freddo. Le sgozza. Si fa fotografare e filmare con loro e poi pubblica gli scatti e i video sul web. Come rivela il quotidiano messicano La Vanguardia, il ragazzino è uno dei più feroci membri di una banda di giovanissimi sicari. Il più grande ha 23 anni. Insieme a loro anche molte donne, tra le quali le sorelle di El Ponchis che si fanno chiamare Las Chavelas. La vicenda è emersa qualche giorno fa, dopo la scoperta di foto e video in una casa nel municipio di Jiupetec, di proprietà di un boss dei narcos. Per l'esercito messicano El Ponchis è al servizio del Cartello del Pacifico Sud (CPS) a Jiupetec, vicino a Cuernavaca. In particolare, obbedisce agli ordini di Julio Hernandez, alias El Negro, impegnato, per conto del CPS, in una battaglia, che ha già provocato 300 vittime, contro gli avversari della Familia Michoacana. La Rete per i diritti dell'Infanzia ha rivelato che dal 2006 sono morti più di 900 ragazzini, colpiti in agguati e conflitti a fuoco. 

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