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Anche la Bibbia è Made in Cina

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Stampate 80 milioni di copie del testo sacro. Circa 1/4 della produzione mondiale arriva dal Paese asiatico

Eleonora Crisafulli
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Vestiti, accessori, oggetti d'arredo e imitazioni d'alta moda. Ormai i prodotti cinesi hanno conquistato i mercati esteri e allettano di continuo, con i loro prezzi competitivi, gli acquirenti italiani. Ma adesso, oltre ai capi d'abbigliamento a basso costo, arriva da Pechino anche la Bibbia. Secondo quanto riferisce l'Agenzia Nuova Cina, 80 milioni di copie sono state stampate in Cina. Il Paese asiatico è attualmente uno dei primi al mondo per la stampa dei testi sacri. Una Bibbia su quattro nel mondo è cinese. Una sola azienda è autorizzata alla stampa. Il presidente della  Amity Printing Co ha spiegato: "La produzione di 80 milioni di copie della Bibbia può essere attribuita all'impegno dei cristiani della Cina ma, cosa ancor più importante, al processo di riforme e all'apertura del paese". La Amity Printing Co produce la Bibbia sin dalla sua fondazione, nel 1988, e attualmente ne stampa 1 milione di copie al mese in 50 edizioni in diverse lingue tra cui cinese, inglese, francese, spagnolo, ed una edizione in braille per i non vedenti. "In termini di prezzo - ha spiegato Jiang Jianyong, vice direttore dell'Amministrazione Statale per gli Affari Religiosi - per Bibbie della stessa qualità, quelle prodotte in Cina costano un quinto di meno". Jiang ha poi aggiunto che il governo ha concesso alla Amity Printing delle condizioni favorevoli, esentandola ad esempio dal pagamento di alcune imposte. La Cina conta oltre 16 milioni di cristiani, 55.000 chiese o luoghi di culto, 36mila missionari e 100mila volontari.

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