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Punta Perotti, terreni ai Matarrese

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Il gup revoca la confisca dei suoli su cui sorgeva l'ecomostro di Bari, abbattuto nell'aprile 2006

domenico d'alessandro
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Il gup del Tribunale di Bari Antonio Lovecchio ha revocato la confisca dei suoli su cui sorgeva Punta Perotti, l'ecomostro costruito a pochi metri dalla costa del capoluogo pugliese e abbattuto nell'aprile 2006. Il gup ha inoltre disposto la restituzione dei terreni alle imprese costruttrici che subirono la confisca al termine del processo per lottizzazione abusiva dei suoli. La decisione è giunta al termine dell'incidente di esecuzione proposta dall'Avvocatura dello Stato per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Le tre società costruttrici della "saracinesca di Bari", la Sudfondi, la Mabar e Iema, sono ricondubili alla famiglie Matarrese, Andidero e Quistelli. Il Tribunale, lo scorso anno, aveva respinto la richiesta di confisca dei suoli, ma la Cassazione ha annullato, con rinvio, la decisione per difetto di contraddittorio in quanto il giudice aveva omesso di citare nel procedimento il Comune e le tre imprese ai quali i beni avrebbero dovuto essere restituiti. Il 20 gennaio 2009 la Corte europea dei diritti dell'uomo aveva definito la confisca dei suoli come una "sanzione arbitraria" perchè gli imputati erano stati assolti dai reati che venivano loro contestati per "difetto dell'elemento psicologico" del reato.

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