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Disoccupazione all'8,6%, record dal 2004. Schizzano i Btp

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Istat, dato stabile rispetto a settembre. Più lavoro per i giovani. Euro sotto 1,29 su dollaro

Andrea Tempestini
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In Italia la disoccupazione sale all'8,6%, dato record dal 2004. In base alle stime provvisorie dell'Istat, il numero di occupati a ottobre 2010 (dati destagionalizzati) risulta sostanzialmente stabile rispetto a settembre e diminuisce dello 0,1 per cento rispetto a ottobre 2009. Il tasso di occupazione, pari al 57 per cento, risulta invariato rispetto a settembre e in riduzione di 0,1 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno prece-dente. Il numero delle persone in cerca di occupazione risulta in aumento del 4,5 per cento rispetto a settembre, e del 5,7 per cento rispetto a ottobre 2009. Il tasso di disoccupazione, pari all'8,6 per cento, è in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto a settembre; in confronto a ottobre 2009 il tasso di disoccupazione registra un aumento di 0,4 punti percentuali.   Btp decennali - Altre notizie poco incoraggianti arrivano dai mercati finanziari. Il differenziale di rendimento tra i Btp decennali italiani e i Bund tedeschi è volato oltre 210 punti base, un nuovo record dalla nascita dell'euro. In parallelo, Piazza Affari affronta una giornata tesa, dove titoli assicurativi e bancari segnano pesanti ribassi. Cds - A volare sono stati anche i credit default swap di Italia, Spagna e Portogallo. I costi per assicurarsi dal rischio default sono saliti al livello record di 263 punti per l'Italia, 373 per la Spagna e 556 per il Portogallo. Silvio Berlusconi ha parlato dello spread tra Bpt e Bund, sottolineando la significativa differenza tra la situazione italiana e quella spangola: "Noi siamo a 210 punti, in Spagna arrivano a 400 e passa". I timori continentali continuano a pesare anche sulla moneta unica, scivolata a 1,29 rispetto al dollaro. Disoccupazione giovanile - Il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 26,2 per cento, con una diminuzione di 0,4 punti percentuali rispetto al mese precedente e di un punto percentuale rispetto a ottobre 2009. Il numero di inattivi di età compresa tra 15 e 64 anni a ottobre 2010 diminuisce dello 0,4 per cento rispetto a settembre, mentre registra un aumento di pari intensità rispetto a ottobre 2009. Il tasso di inattività, pari al 37,7 per cento, è in calo rispetto al mese precedente (-0,2 punti percentuali) e invariato rispetto a ottobre 2009. Uomini - A ottobre 2010 l'occupazione maschile, sono sempre i dati Istat, rimane stabile rispetto al mese precedente e diminuisce dello 0,6 per cento rispetto al corrispondente mese dell'anno precedente. Donne - L'occupazione femminile diminuisce dello 0,1 per cento rispetto a settembre, ma cresce dello 0,5 per cento rispetto a ottobre 2009. Il tasso di occupazione maschile risulta pari al 67,8 per cento, invariato rispetto al mese precedente e in diminuzione di 0,4 punti percentuali negli ultimi dodici mesi. Il tasso di occupazione femminile a ottobre è pari al 46,2 per cento, risulta in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto a settembre e in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a ottobre 2009.    La disoccupazione maschile risulta in aumento del 6,1 per cento rispetto al mese precedente, e dell'8,9 per cento rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Il numero di donne disoccupate aumenta del 2,7 per cento rispetto a settembre e del 2,3 per cento rispetto a ottobre 2009. Il tasso di disoccupazione maschile è pari al 7,7 per cento, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto a settembre e di 0,6 punti percentuali rispetto a ottobre 2009. Il tasso di disoccu-pazione femminile è pari al 10 per cento, in aumento di 0,2 punti percentuali sia rispetto al mese precedente sia su base annua. Gli inattivi - Gli uomini inattivi sono in diminuzione dell'1,3 per cento tra settembre e ottobre 2010 e in aumento dello 0,6 per cento su base annua; il numero di donne inattive risulta sostanzialmente invariato riapetto a settembre e in aumento dello 0,3 per cento rispetto a ottobre 2009.

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