Ue: "Accordo sul clima
e sul pacchetto anti-crisi"
I ventisette Paesi membri dell'Unione Europea hanno approvato il pacchetto anti-crisi economica. "Si tratta di un pacchetto ambizioso", ha sottolineato il premier britannico Gordon Brown, precisando che con qusto accordo "abbiamo dato una risposta a tutti quelli che ci dicono che ci limitiamo a non fare nulla e a chi ci accusa di non fronteggiare la recessione". Secondo Brown ora occorre "coinvolgere anche gli Usa di Barack Obama, quando si insedierà, per affrontare la crisi globale". Il piano Ue anti-recessione, secondo la decisione presa oggi, dovrà poter contare su un ammontare complessivo di risorse - tra quelle impegnate dai singoli Paesi e quelle provenienti dal bilancio Ue - pari a circa l'1,5% del Pil Ue. Il piano prevede, tra l'altro, interventi sociali per far fronte alla perdita di posti di lavoro e misure a sostegno delle piccole e medie imprese. Per far fronte alla flessione della domanda il piano apre anche incentivi a settori come l'auto e le costruzioni. Al centro del Vertice europeo anche la ratifica del Trattato di Lisbona da parte dell'Irlanda e la definizione di un'intesa che consenta l'adozione all'unanimità del pacchetto clima. A tale proposito, ha commentato il presidente di turno dell'Ue, il capodello Stato francese Nicolas Sarkozy, "il Consiglio europeo che abbiamo appena terminato resterà nellastoria. Non potevamo tirarci indietro proprio quando ilpresidente eletto degli Stati Uniti mette l'ambiente tra le suepriorità". "Non c'è un continente al mondo che si è dotato di regole cosìvincolanti come quelle che abbiamo appena adottato", ha aggiunto Sarkozy,sottolineando che gli obiettivi del "20-20-20" (riduzione del 20% delleemissioni di gas serra, aumento del 20% dell'efficienza energetica eaumento al 20% del ricorso alle fonti alternative nel mix energetico)da raggiungere entro il 2020 sono confermati. La crisi non può essere una scusa per non procederesulla tutela dell'ambiente". Con questo accordo l'Europa ha superato un importante testdi credibilià", ha dichiarato il presidente della Commissione europeaJosé Manuel Durao Barroso. Pienamenmte soddisfatto anche il premier Silvio Berlusconi, visto che l'Italia ha ottenuto l'accoglimento della maggior parte delle sue richieste: "Anche stavolta la nostra abilità tattica ha pagato", ha detto il Cavaliere, "ma i complimenti vanno indirizzati anche al presidente di turno francese Nicolas Sarkozy per l'intelligenza e la determinazione con le quali ha condotto le trattative". L'articolato finale ribadisce l'obiettivo di ridurre del 20% entro il2020 le emissioni di gas serra, arrivando alla stessa scadenza allastessa percentuale di efficienza energetica e di produzione da fontirinnovabili. Il compromesso con i paesi che nelle ultime settimaneavevano sollevato forti opposizioni è stato raggiunto piuttosto sullemodalità con cui arrivare a centrare le ambizioni ambientali europee.Tra questi anche l'Italia, arrivata a minacciare persino di far saltarel'intero tavolo di trattativa. Per quanto riguarda invece il Trattato di Lisbona, l'Irlanda si è impegnata a convocare un nuovo referendum entro la fine di novembre dopo che quello del 12 giugno scorso ha decretato la bocciatura del Trattato. In cambio Dublino ha ottenuto la promessa che il numero dei componenti della Commissione europea resti pari al numero dei Paesi e che l'Ue non interferirà nella sua neutralità militare, nel diritto di famiglia e nel sistema fiscale. In base all'intesa, all'Irlanda verrà concessa la garanzia che tuttigli stati dell'Ue avranno il diritto di avere un posto nellaCommissione Ue, cancellando l'idea di voler rendere più agile lamassima espressione dell'esecutivo Ue, come era stato stabilito neltrattato di Lisbona.