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Obama, blitz in Afghanistan. "Sconfiggeremo Al Qaeda"

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Visita a sorpresa, ma sfuma l'incontro con Karzai. Entro 2014 completata transizione. "Progressi importanti"

Cristina Dei Poli
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Barack Obama è giunto in visita a sorpresa in Afghanistan. Il presidente americano si è recato a Bagram, dove si trova una delle più importanti basi americane nel Paese, per incontrare le truppe. La visita arriva in un momento difficile per le operazioni in Afghanistan, con un rapporto del Pentagono parla di un aumento della violenza senza precedenti. Sul piano dei rapporti tra Washington e il governo di Kabul, le rivelazioni di Wikileaks hanno certamente creato non pochi imbarazzi all'amministrazione Obama. Dai file confidenziali della diplomazia statunitense emerge un ritratto del presidente Hamid Karzai decisamente poco entusiasmante. Karzai viene definito come paranoico e incapace e nel mirino finisce anche il fratello Hamed, definito "corrotto e trafficante di stupefacenti". Anche per ricucire lo strappo morale causato dalle dichiarazioni americane sul leader afghano, il presidente americano aveva deciso di visitarlo senza preavviso. Purtroppo però, causa maltempo, il presidente Usa non potrà incontrare di persona il leader afgano, anche se è stata predisposta una videoconferenza per il colloquio. Obama ha già incontrato il generale David Petraeus, a capo delle operazioni Nato in Afghanistan, e ha fatto visita alle truppe. UN LAVORO DIFFICILE - La lotta "sarà ancora molto dura" ma "al Qaida sarà sconfitta". Così il presidente. "Ci aspettano giorni difficili", ha proseguito Obama, "mai soldati americani possono star certi che gli Stati Uniti non permetteranno mai piu' ad Al Qaida di utilizzare l'Afghanistan. Sono qui per dirvi grazie", ha aggiunto, poi ha ricordato la medaglia a Salvatore Giunta, il soldato di origini italiane premiato con il piu' alto riconoscimento. Obama ha poi proseguito: "Anche se il vostro è un lavoro difficile, i progressi arrivano lentamente. Nei giorni a venire ci saranno momenti difficili, si paga un caro prezzo per il progresso. Non lasceremo che questo paese sia un rifugio sicuro per i terroristi". Il Presidente ha poi concluso dicendo: "Possiamo incontrare un nemico difficile in Afghanistan e anche a casa siamo in un periodo di sfide difficili. Tuttavia gli Usa sono ancora la terra della libertà e la casa dei coraggiosi, come recita l'inno nazionale americano. Grazie a voi, ancora una volta, prevarremo". IL MESSAGGIO AI MILITARI - "So quanto possa essere dura per le vostre famiglie - ha esordito il Presidente - spesso durante le vacanze sentirete l'assenza delle persone che amate di più. Siamo qua per ringraziarvi per tutto quello che fate". Obama ha poi ricordato quando un anno fa aveva inviato nuove truppe in Afghanistan: "Tutte quelle truppe ora sono qua, e grazie al loro servizio stiamo facendo progressi importanti. State proteggendo il vostro Paese, state raggiungendo il vostro obiettivo, avrete successo nella vostra missione. Avevamo detto che avremmo fermato il momentum dei talebani - ha aggiunto Obama - ed è quello che state facendo. Stanchi di difendere, state attaccando. Oggi possiamo essere fieri del fatto che sono rimaste poche aree sotto il controllo dei talebani".L'EXIT STRATEGY - In seguito alla decisione congiunta della Nato, che ha decretato la conclusione delle operazioni di combattimento entro il 2014, l'amministrazione Obama sta valutando i risultati della strategia anti-insurrezionalista elaborata l'anno scorso, insieme all'ultimo invio di militari che aveva triplicato in 22 mesi la presenza di soldati in Afghanistan.

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