Il Pdl respira: il Senato approva la Finanziaria
Via libera definitivo alla legge di stabilità e al bilancio dello Stato: accolto l'invito alla rapidità diffuso dal Quirinale
Il Senato ha approvato definitivamente la legge di stabilità 2011 ed il bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013. La legge di stabilità è stata approvata con 161 voti favorevoli, 127 contrari e 5 astenuti. Il bilancio dello Stato è passato con il voto favorevole di 161 senatori, contro i 124 contrari e i 5 astenuti. Due senatori in quota Mpa (Giovanni Pistorio e Sebastiano Burgaretta) si sono astenuti, e a Palazzo Madama l'astensione equivale a un voto contrario. Il terzo senatore dell'Mpa, Vincenzo Oliva, pur essendo presente in Aula, non ha partecipato al voto finale. Il voto di oggi ha raccolto l'invito del Quirinale per un'approvazione rapida in vista sia del voto di fiducia del 14 dicembre sia delle richieste da parte dell'Unione europea circa i conti pubblici italiani. In questo senso il Senato ha cercato di apportare il minor numero possibile di modifiche rispetto al testo approvato dalla Camera. La bocciatura degli emendamenti ha dunque evitato un'ulteriore lettura della manovra (approvata in seconda lettura): l'opposizione, invece, ha sostenuto che ci sarebbero comunque stati i tempi per un nuovo passaggio del testo a Montecitorio. Il governo ha accolto alcuni ordini del giorno: tra questi, quello che lo impegna ad aggiungere 300 milioni al fondo di 100 per il 5 per mille, l'odg per prorogare di un anno il termine per la regolarizzazione degli immobili non ancora accatastati e quello che impegna a dotare le regioni di nuovi fondi per il trasporto pubblico. SCHIFANI - "Giorni or sono, in occasione di un importante incontro svoltosi al Quirinale tra il sottoscritto ed il Presidente della Camera, ricevuti dal Presidente Napolitano, chi vi parla ha assunto l'impegno, sapendo di poter contare sulla vostra responsabilità, che la legge di stabilità venisse votata entro questa settimana. Questo impegno è stato mantenuto grazie alla responsabilità di tutti i capigruppo, di tutti i componenti di questo Senato, e io non posso che ringraziarvi per non avermi fatto fare cattiva figura innanzi a chi naturalmente rappresenta il nostro Paese e garantisce la Costituzione momento per momento e per la sua saggezza": lo ha affermato il presidente del Senato Renato Schifani.