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Tensioni in Corea: esercitazioni Seul-Usa

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Gli alleati: "Bombardamento 23 novembre azione illegale e deliberata del Nord". Caso diplomatico tra Russia e Giappone

Giulio Bucchi
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Nuove tensioni in Corea. Il governo del Sud e gli Stati Uniti puntano il dito contro il Nord e si preparano a nuove esercitazioni congiunte. Decisione già annunciata, dopo il bombardamento dell'isola sudcoreana di Yeonpyeong del 23 novembre, che ha causato 2 soldati e 2 civili sudcoreani morti. Quei colpi di artiglieria, secondo l'ammiraglio Usa Mike Mullen e la controparte sudcoreana Han Min-koo, furono una "azione illegale e deliberata". Per questo, si legge nella nota ufficiale, i due eserciti confermano un nuovo ciclo di esercitazioni militari congiunte. Sud Corea e Stati Uniti "hanno convenuto di rispondere in modo risoluto, in base alla loro alleanza, a ogni aggressione da parte della Corea del Nord". MANOVRE NEL MAR GIALLO - All'inizio del mese, i due Paesi hanno messo in campo massicce manovre nelle acque del Mar Giallo, dove sono più frequenti gli scontri tra le due Coree in presenza della contestata Nll (North Limit Line), la linea di confine tracciata in via unilaterale dalle forze Onu sotto il comando Usa alla fine della Guerra di Corea nel 1953 e mai accettata dal Nord. AEREI RUSSI - Intanto si scalda anche un'altra zona del Nord Est asiatico. Aerei di pattuglia russi hanno sorvolato lo spazio aereo sul Mar del Giappone, dove Giappone e Usa sono impegnati nelle più grandi esercitazioni congiunte mai compiute, causandone uno stop improvviso. La notizia, pubblicata dal quotidiano nipponico Sankei, è stata confermata dal portavoce del governo di Tokyo Yoshito Sengoku. La Russia, però, ha negato "qualsiasi violazione dello spazio aereo".

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