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Pechino: "Stati Uniti arroganti e irragionevoli"

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Camera Usa approva risoluzione in favore del Nobel: è scontro su Liu Xiaobo. E in Cina nasce il "Premio Confucio"

Andrea Tempestini
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Il Dragone cinese fa la voce grossa con gli Stati Uniti d'America, sempre più piccoli. "Arroganti e irragionevoli", così la portavoce del ministro degli Esteri di Pechino ha giudicato la decisione della Camera a stelle e strisce, che ha voluto rendere omaggio a Liu Xiaobo, il dissidente cinese insignito di un premio Nobel per la pace che non potrà ritirare perché agli arresti in Cina. RISOLUZIONE USA - Mercoledì, la Camera Usa, ha approvato (con un solo voto contrario) una risoluzione in cui vengono espresse "congratulazioni" a Lui e in cui si "rende onore ai suoi sforzi per promuovere le riforme democratiche in Cina". Puntuale è arrivata il commento piccato della Repubblica Popolare: "La Cina esprime la sua ferma opposizione" alla risoluzione. "Sollecitiamo i parlamentari Usa coinvolti a mutare il loro atteggiamento arrogante e irragionevole, e a mostrare il rispetto dovuto al popolo cinese e alla sovranità del potere giudiziario" del Dragone. "COMITATO NOBEL UNA MINORANZA" - Ma non è tutto, perché per il governo di Pechino è "il mondo a opporsi al premio: il poplo cinese e la maggioranza schiacciante della gente nel mondo è costituita da oppositori" a quella che è stata la scelta del comitato Nobel, quella di assegnare il Nobel per la Pace 2010 a Liu Xiaobo. "Questa gente del comitato", ha dichiarato Jiang Yu, la portavoce diplomatica di Pechino, "deve ammettere che si tratta di una minoranza". FESTE VIETATE - Intanto, in tutta la Cina Liu Xiaobo è al bando in ogni senso. Per evitare ogni forma di festeggiamento, fino a sabato nei ristoranti del Paese non si potrà prenotare per più di sei persone. Troppo alto il rischio che sia troppo nutrito il capannello di persone che, magari, vuole brindare a Xiaobo. La notizia è stata riportata dal Times: "Ci è stato detto che ogni festa in questi giorni potrebbe essere legata al crimine di sovversione allo Stato, perché Liu Xiaobo è stato condannato per questo crimine". PREMIO CONFUCIO - E la Cina, in aperto dissenso con il permio fondato nel 1901 da Alfred Nobel, ha annunciato la fondazione del "Premio Confucio", dedicato al filosofo che visse a cavallo tra il quinto e il sesto secolo avanti Cristo. L''onoreficenza, guarda caso, sarà dedicata a chi avrà compiuto significativi sforzi per la pace nel mondo (ovviamente in un'ottica tutta cinese)

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