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Madre e figlio morti a Firenze: la verità in un video?

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Al vaglio intervista a un'emittente locale. Sospetti su ambienti omosessuali

Giulio Bucchi
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La verità sull'omicidio di Gianni Coli, 55 anni, e di sua madre Bruna Bolsi, 82 anni, uccisi a coltellate nella notte di giovedì a Ponte Greve (Firenze), potrebbe celarsi in un'intervista rilasciata dall'uomo ad un'emittente locale. Gli investigatori infatti si sono recati in nella sede di Radio Studio 54, a Scandicci, per acquisire la registrazione di un video che Coli ha registrato una settimana prima di morire. Nell'intervista, fatta durante una trasmissione di intrattenimento, si cercano elementi utili per individuare l'assassino. Gli inquirenti sarebbero interessati anche a conoscere cosa la vittima, ex parrucchiere, avrebbe raccontato agli speaker della radio a microfoni spenti. Coli, che frequentava ambienti omosessuali, avrebbe fatto i nomi di due suoi amanti, entrambi fiorentini. IL RITROVAMENTO - Bruna Bolsi sarebbe stata colpita da 7 coltellate al collo, mentre il figlio da 7 coltellate sulle parti anteriore e posteriore del corpo. Ancora da trovare, tuttavia, l'arma del delitto. Secondo quanto emerso, il corpo dell'anziana e quello del figlio, trovati riversi in terra in un lago di sangue, non sarebbero stati spostati. In terra non ci sono infatti segni di trascinamento. Il duplice omicidio verosimilmente avvenuto nella tarda serata di giovedì, in quanto Bruna Bolsi indossava la camicia da notte, e il figlio era in mutande, in procinto di andare a letto. Una condomina, ascoltata come testimone, ha affermato di aver sentito un uomo suonare ai campanelli dello stabile, chiedendo soldi. E' una delle tracce seguite dagli investigatori: lo sconosciuto avrebbe potuto essere stato ricevuto nell'appartamento, prima di uccidere le vittime.

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