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Calderoli: "Prego per Fini e per la sua anima"

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Pdl e Lega contro il leader Fli. Moffa: "Molto deluso". Rotondi: "Lui all'opposizione? Siamo salvi". Napoli: "Non è uomo di parola, non si dimetterà"

Giulio Bucchi
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Pdl e Lega hanno accolto con un misto di sarcasmo e sconcerto le dichiarazioni di Gianfranco Fini a "In mezz'ora". "L'unica notizia di oggi è che Fini passa all'opposizione. Il governo avrà il salvavita martedì e una cura ricostituente programmata per la primavera", ironizza il ministro per l'Attuazione del Programma Gianfranco Rotondi. Il ministro per la Semplificazione normativa, il leghista Roberto Calderoli, taglia corto: "Da cattolico prego per Fini e per la salvezza dela sua anima". "Prendo atto, con profonda amarezza, che il Presidente Fini ha praticamente bollato come tardiva e inutile l'iniziativa che con altri parlamentari di Fli e del Pdl avevo assunto al solo scopo di offrire una possibile via di uscita dalla crisi politica nell'interesse del Paese". Questo il commento di Silvano Moffa, tra i firmatari della lettera-tregua inviata da onorevoli di Pdl e Fli al premier Berlusconi. "All'amarezza si aggiunge la constatazione della assoluta ineluttabilità di votare la sfiducia al governo e di passare all'opposizione da parte di Fini, aprescindere dall'esito del voto di martedi. Per quanto mi riguarda - continua Moffa - ciò rende praticamente superflua la riunione dei gruppi parlamentari di Fli fissata per lunedì sera". Sulle possibili dimissioni del presidente della Camera in caso di fiducia con 10 voti di margine, il vicepresidente dei deputati Pdl Osvaldo Napoli è duro: "Fini non è un uomo di parola - spiega in una nota -. Aveva annunciato in un videomessaggio che si sarebbe dimesso qualora fosse risultato che la casa di Montecarlo era nella disponibilità di suo cognato. Era così, ma non ha mosso un ciglio". E sul suo scontro con Berlusconi: "Da quando è iniziato il suo personale regolamento di conti con il premier, non ha sviluppato uno straccio di argomentazione politica. Che Fini abbia delle idee, ce ne accorgiamo solo perché le porta ben pettinate". Il leader Fli si è detto contrario ad elezioni anticipate, ma il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri, suo ex compagno di partito in An, ricorda: "Chiunque capisce che la fiducia crea stabilità e la sfiducia no, avvicinando le elezioni". Francesco Storace, che di Fini fu capo-ufficio stampa alle Comunali di Roma nel 1993, lo accusa: "A destra nessuno si fida più delle sue parole. Anche lui ha cambiato casacca per un appartamento. A Montecarlo".

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