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Il premier: tanti futuristi sono già tornati con noi

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BELPIETRO INTERVISTA BERLUSCONI. "Fini? Le sue dimissioni scelta di dignità. Voglio allargare maggioranza a deputati delusi"

Andrea Tempestini
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L'intervista del direttore di Libero, Maurizio Belpietro, al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Il colloquio è andato in onda mercoledì mattina nella trasmissione "Mattino 5", di Canale 5, all'interno della rubrica di Belpietro, "La Telefonata". Avete ottenuto la maggioranza, ma il presidente della Camera, quello che più sperava che il governo cadesse, dice che la vostra è stata soltanto una vittoria numerica e non politica. E' un'affermazione consolatoria, ognuno si consola come può ma nessuno di buonsenso può negare l'evidenza assoluta. L'attacco alla maggioranza è fallito, è stata sconfitta una manovra di palazzo che voleva rovesciare il governo scelto dagli elettori. Doveva essere un affondo finale, il punto di arrivo di un'operazione concordata dalla sinistra che durava da due anni. Ma l'operazione è fallita per il senso di responsabilità dei nostri deputati nei confronti del paese. Il governo continua a lavorare per il Paese, come ha sempre fatto: il ribaltone è stato sconfitto. Ora che cosa accadrà? Sono state scongiurate le elezioni anticipate? Già ieri sera i deputati che si sono detti con noi erano già molti di più di quelli che hanno votato contro la fiducia. Molti vedendo che l'attacco è andato male hanno offerto la loro collaborazione. Noi abbiamo chiesto la fiducia non per andare alle elezioni ma per governare. Continueremo a lavorare sempre nell'interesse del Paese. Abbiamo un importante programma di riforme, di infrastrutture e dobbiamo attuare un'operazione di rigore finanziario per sottrarre l'Italia dall'attenzione degli speculatori. In questo quadro portare il Paese al voto sarebbe davvero irresponsabile. Se la congiura di Fini e di palazzo avesse avuto successo, sarebbero state inevitabili perché avrebbero rovesciato la volontà popolare. La maggioranza ora si può allargare? Intanto al Senato è già una buona maggioranza. Alla Camera molti deputati si sono resi conto che l'opposizione pregiudiziale e ideologica non serve. Tutti quelli che non vogliono giocare allo sfascio sulla pelle degli italiani ne sono consapevoli. Ho chiesto a tutti i parlamentari di buona volontà di lavoarare con noi arricchendo il programma con un contributo completo. Dopo il voto di ieri l'ipotesi di un terzo polo non mi sembra che abbia più grandi prospettive. Lei sta pensando all'Udc? Però Casini ha detto di no... Io sto pensando a singoli deputati che rientrano in partiti di cui non condividono più la linea. Pensa che qualcuno di Futuro e Libertà ci possa ripensare? Non solo qualcuno. Chi ha pagato il suo debito di riconoscenza a Fini che li aveva messi in lista, ora non si riconosce più nel partito. Come ho detto, già ieri sera erano cresciuti i deputati di Fli che sono passati con noi. Lei ha accennato nel suo intervento in Parlamento alla possibilità di un reimpasto di governo. Quando avverrà? Noi abbiamo diversi posti liberi nel governo: sono usciti quelli che si sono uniti a Fli. Possiamo rinforzare la squadra in vista del grande lavoro che dobbiamo fare, ma non abbiamo posti per convincere qualcuno a stare con noi. Se ci sarà la volontà di altri gruppi parlamentar di lavorare con noi al nostro programma, offriremo la possibilità di lavorare con noi anche con ruoli di governo. Anche se, devo sottolineare, sono assolutamente orgoglioso della mia squadra e del lavoro che hanno fatto. Penso sia la migliore squadra di governo che l'Italia repubblicana abbia mai avuto. Fini può rimanere presidente della Camer? L'assemblea ne ha già chiesto le dimissione. Questa però è una scelta sua, che riguarda la sua dignità. Ma lei cosa si aspetta? Non so cosa dire, non ho mai detto nulla e non vorrei aggiungere nulla. Con una maggioranza un po' risicata, si potranno varare le riforme, come quella dell'università o il federalismo? Queste riforme hanno ottenuto sin qui un consenso ben più ampio di quello ottenuto ieri dal governo. Mi sembrerebbe strano se eputati e senatori, anche finiani, domani voteranno contro quelle leggi. Tutto ha un limite, anche in politica: se non quello della coerenza, almeno quello della decenza. Cosa pensa degli scontri di ieri? Noi siamo per la libertà dei cittadini di manifestare, anche pubblicamente, ma quella di ieri non era una manifestazione di libertà ma un attacco di teppisti che hanno provocato incidenti, mostrati dalle televisioni di tutto il mondo e che buttano una brutta immagine sul nostro Paese. Quale sarà la sua prossima mossa, da settimana prossima, dopo aver incassato la fiducia? Abbiamo cinque punti da portare all'attenzione del Parlamento e sui quali il governo ha lavorato e prodotto documenti e disegni di leggi. Il primo è il federalismo fiscale per contrastare l'evasione. Il secondo riguarda delle leggi sulla sicurezza dei cittadini per combattere l'immigrazione clandestina. Il terzo è il piano per il Sud, con un impegno da 100 miliardi di euro, importantissimo per il Mezzogiorno. Il quarto è la riforma della giustizia e il quinto la riforma del sistema tributaria, su cui lavoriamo con i sindacati, Confindustria e quattro tavoli tecnici. Credo che anche l'opposizione debba unirsi e sono speranzoso che lo faccia per approvare queste leggi di ammodernizzazione del Paese che rispecchiano l'interesse di tutti.

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