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Terremoto e G8, Verdini e Fusi indagati all'Aquila

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Al termine delle indagini, arriva la notifica al coordinatore Pdl e al presidente dimissionario della Ptp

Andrea Tempestini
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La Procura distrettuale antimafia dell'Aquila ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini con l'ipotesi di reato di tentativo di abuso d'ufficio al coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini, e al presidente dimissionario della Btp, Riccardo Fusi, nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per la ricostruzione dell'Aquila e del G8. L'avviso di conclusione delle indagini preliminari è l'atto che in genere prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Esce di scena il costruttore aquilano Ettore Barattelli, presidente del Consorzio «Federico II», per la cui posizione la Procura distrettuale - secondo quanto si è appreso - chiederà al gip l'archiviazione. L'inchiesta - con l'ipotesi di reato di abuso d'ufficio - era stata avviata dalle intercettazioni telefoniche acquisite nell'ambito delle indagini della Procura di Firenze sugli appalti per i Grandi eventi e per il G8 della Maddalena. Dalle telefonate sarebbe emerso che Verdini avrebbe tentato, utilizzando le amicizie politiche, di inserire negli appalti aquilani e del G8, poi svoltosi all'Aquila, il Consorzio Federico II del quale fa parte anche la Btp di Fusi. A pesare sulla richiesta del pm sarebbe stata - sempre secondo quanto si è appreso - il vecchio rapporto di affari e amicizia tra Fusi e Verdini ai tempi in cui quest'ultimo era presidente del Credito Cooperativo fiorentino.

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