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Nevica, governo ladro

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di Filippo Facci

Giulio Bucchi
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«Sono in macchina con mio figlio di 4 anni e mia nonna che ne ha 90, fermi da più di 15 ore, non sappiamo nemmeno cosa sia accaduto, siamo i dannati dell'autostrada lasciati nella neve, senza informazioni». No, tu sei un incosciente che a dispetto dei centomila avvisi in tv e alla radio e sui cartelloni luminosi dell'autostrada - non fingere di non averli visti - se n'è fottuto ed è partito lo stesso portandosi dietro un bambino di 4 anni e una nonna di 90, probabilmente pensando: la neve, e che sarà mai. E - scommettiamo? - magari non hai neppure le catene, figurarsi le gomme invernali: e, come te, tantissimi che Repubblica si è occupata di intervistare uno a uno. Tutti «senza informazioni» (non ce l'avete una radio, in macchina?) e tutti a parlare di «paese incivile» e «disorganizzazione totale» perché le forze dell'ordine non erano ancora riuscite ad assicurare proprio a tutti bevande calde e coperte e altri generi da terremotati cerebrali quali siete, colpevoli non solo di aver inguaiato voi stessi, ma anche chi informato lo era, e catene e gomme da neve le aveva, ma è diventato ostaggio della vostra sconsideratezza. Ora date la colpa a mezzo mondo, ma siete identici a quegli escursionisti che partono nonostante il soccorso alpino avesse detto che non era il caso. La nonna, i bambini, gli automobilisti prudenti ma ugualmente incastrati - da voi - ringraziano.

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