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Napolitano: "Cortei spia di malessere"

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Il Capo dello Stato incontra gli ambasciatori e interviene a ruota libera: "Eurobond? Una buona idea. Politica? Dibattito aspro"

domenico d'alessandro
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In occasione degli auguri al corpo diplomatico al Quirinale, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ne approfitta per commentare quanto è accaduto, nei giorni scorsi, a Roma, con gli incidenti che hanno devastato il centro della città. "La protesta pacifica, benchè spesso sviata da inammissibili violenze, di tanti cittadini nelle strade delle nostre capitali, è una spia di malessere che le democrazie non possono ignorare - ha detto il Capo dello Stato - Il mercato lasciato a sè stesso ha prodotto crescita, ma ne ha rilevato i piedi d'argilla, fra l'altro a prezzo di crescenti ineguaglianze delle quali oggi dobbiamo farci carico". LA CRISI - Nel suo intervento, il Presidente si sofferma anche sulla crisi: "Non è questo il momento di cercare la salvezza da soli - dice - i benefici di politiche unilaterali, nazionali o per gruppi di paese, sarebbero di breve durata: nella crisi economica di un mondo interdipendente, o si riemerge insieme o si rischia di affondare". EUROBOND -  "Idee quali quelle del presidente dell'Euro Gruppo Junkers e del ministro Tremonti sulle emissioni di eurobond per gestire una parte del debito pubblico europeo meritano di essere considerate con apertura e attenzione". Lo afferma il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, affrontando, nel discorso al Corpo Diplomatico, la questione della crisi economica e ribadendo che "la cornice comunitaria è decisiva ma non sostitutiva dell'impegno nazionale". POLITICA ITALIANA - "La politica italiana è fin troppo  divisa al suo interno ma ritrova unità d'intenti quando si confronta  sulla politica estera del nostro Paese". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, lo ha rilevato con soddisfazione, non mancando però di sottolineare come l'impegno condiviso in politica estera “travalica il dibattito politico interno, molto aspro e divisivo”. LA MISSIONE DI PACE IN AFGHANISTAN - Napolitano parla anche della missione italiana in Afghanistan e dice che l0impegno dei nostri soldati è "della nostra intera compagine internazionale. Travalica il dibattito politico interno, molto aspro e divisivo". Poi ha aggiunto: "La collocazione internazionale dell'italia è largamente condivisa come dicono anche le votazioni parlamentari. Sono sicuro - ha concluso rivolgendosi agli ambasciatori - che voi ne siate informatori bene informati". IL CASO WIKILEAKS - Proprio con gli ambasciatori, Napolitano parla della bufera originata dalle pubblicazioni di Wikileaks e afferma: "Per svolgere il vostro compito avete diritto ad una necessaria riservatezza. Andrà meglio protetta. Ma non lasciate - prosegue la prima Carica dello Stato - che un'occasionale quanto infelice occasione della confidenzialità vi distolga dalla missione che svolgete nell'interesse dei Paesi amici che rappresentate e insieme in quello più ampio della pace e della stabilità del mondo". TENSIONE TRA LE COREE - Il Presidente della Repubblica, quindi, si dichiara "convinto che la via del negoziato debba essere seguita per disinnescare le rinnovate tensioni nella penisola Coreana nel rispetto delle risoluzioni delle Nazioni Unite. Malgrado le ultime difficoltà non è certo il momento di abbondare la strada del dialogo - ha concluso - della cooperazione e dell'integrazione".

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