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Genova, il Pm chiede l'ergastolo per Rasero

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Infanticidio: chiesto il carcere a vita per l'omicidio del piccolo Alessandro. La madre: "Carcere a vita"

Andrea Tempestini
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Ergastolo. Questa la richiesta del Pubblico ministero, Marco Airoldi, per Antonio Rasero, l'agente marittimo 29enne accusato dell'omicidio del piccolo Alessandro Mathas, ucciso nel suo monolocale di Genova Nervi la notte del 15 marzo scorso. "NO ALLE ATTENUTANTI GENERICHE" - Il pubblico ministero, in virtù del comportamento processuale dell'imputato, ha chiesto alla Corte d'Assise, di fronte alla quale si sta celebrando il processo, di non concedergli le attenuanti generiche. Secondo il magistrato, Rasero avrebbe più volte cambiato la versione dei fatti così da confondere la Corte quando, al contrario, avrebbe potuto astenersi dal fornire determinate risposte. "PER LUI CARCERE A VITA" - Il bimbo gli era stato lasciato per un'ora e mezza dalla madre, Kateina Mathas. In quel lasso di tempo, secondo quanto ricostruito dall'accusa, il 29enne colpì a morte il bimbo rimettendolo poi dove lo aveva lasciato la madre, che non lo controllò al suo rientro. "L'ergastolo è la pena che si merita quell'uomo. Spero che i giudici ascoltino la richiesta del pubblico ministero e condannino Rasero al carcere a vita". Così a caldo Katerina Mathas, mamma del piccolo Alessandro, dopo la richiesta del Pm. Katerina, dopo le iniziali accuse di concorso nell'omicidio del figlio (per la quale trascorse 17 giorni in custodia cautelre, è stata completamente scagionata. La donna avrebbe voluto assistere alle conclusioni del Pm, ma le è stato impedito dal suo legale.

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