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Gianfranco è incollato alla poltrona. "Montecitorio? Nessun passo indietro"

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Il leader di Fli: "Non rinuncio a presidenza Camera. Finché dura legislatura, ci vedermo per auguri di Natale"

Andrea Tempestini
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"Fin quando dura la legislatura continueremo a vederci per gli auguri di Natale". Così il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in occasione degli auguri ai dipendenti di Montecitorio. Il messaggio è chiaro: la poltrona, nonostante gli appelli della maggioranza e dei cittadini, Gianfranco non la molla. NESSUN PASSO INDIETRO - Il leader futurista smentisce infatti le indiscrezioni di stampa che lo vorrebbero vicino alle dimissioni della presidenza, magari in occasione del congresso fondativo di Futuro e liebrtà previsto per la metà di gennaio a Milano. "Come passa il tempo, sono già due anni e mezzo, è già la terza volta che ci facciamo gli auguri", ha sottolineato Fini, "e ci vedremo anche in futuro". Insomma, se ancora non fosse stato chiaro, Gianfranco non vuole fare nessun passo indietro e continuerà a fare politica attiva nonostante la presidenza della Camera. Perché, continua, "le istituzioni restano e gli uomini vanno, siamo pro-tempore e tutti dovrebbero ricordarselo. Però", ribadisce una terza volta, "finchè dura la legislatura continueremo a vederci per gli auguri di Natale". "I GIOVANI ESPRIMONO TIMORE PER IL DOMANI" - È compito della "classe politica" occuparsi dei "giovani che oggi esprimono il timore per il domani. Tutto si può fare tranne che spegnere la speranza dei giovani in un avvenire migliore". Così Gianfranco Fini sugli scontri degli ultimi giorni. "Noi tutti", sostiene il presidente della Camera, "dobbiamo essere d'esempio per i nostri figli: se lo saremo renderemo più giusta la nostra democrazia". MOFFA: "FORTE DISAGIO IN FLI" - Fini prosegue spedito per la sua strada. E se mantiene una posizione di forza sulla presidenza della Camera, la sua nuova formazione (secondo gli ultimi sondaggi) sta perdendo molti conensi. Inoltre, all'interno di Fli, lo scontento starebbe crescendo. “C'è un forte disagio tra i moderati in tutti gli schieramenti dell'opposizione rispetto alla posizione di responsabilità che si dovrebbe avere nei confronti del Paese, sia per la fase delicata dal punto di vista finanziario sia perché le elezioni anticipate rischiano di essere nocive. Silvano Moffa, tra gli artefici del nuovo gruppo di responsabilità, parla della necessità di “creare le condizioni” per dare al governo “un apporto qualitativo per fare le riforme”. Moffa riserva poi un pensiero agli ex compagni di strada di Futuro e libertà:   “All'interno di Fli", sottolinea, "sicuramente c'è un'area moderata, che ho cercato di rappresentare, molto lealista nei confronti del  governo per realizzare un patto di legislatura e andare avanti. Un'area che tutto avrebbe immaginato, fuorchè essere parte di un disegno terzopolista, addirittura aperto ad una futura collaborazione con il Pd".

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