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'Ndrangheta, blitz a Reggio Calabria: 12 arresti, in manette anche consigliere Pdl

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Tra gli indagati Santi Zappalà e quattro non eletti alle Regionali. L'accusa: voti in cambio di appalti

Giulio Bucchi
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Blitz dei carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria: arrestati all'alba 12 indagati per per associazione mafiosa e corruzione elettorale aggravata dalle finalità mafiose. In manette anche un consigliere regiolane del Pdl, Santi Zappalà, 50 anni. LE ELEZIONI NEL MIRINO - Nelle elezioni dello scorso marzo, il consigliere, anche sindaco di Bagnara Calabra, ha raccolto oltre 11mila preferenze. Tra gli arrestati ci sono altri quattro politici, non eletti, tutti convergenti sulla lista del governatore Giuseppe Scopelliti: Antonio Manti (Alleanza per la Calabria), Pietro Nucera (Insieme per la Calabria), Liliana Aiello (Insieme per la Calabria) e Francesco Iaria (Udc). L'operazione "Reale 3" ha nel mirino il condizionamento della 'ndrangheta, in particolare della cosca Pelle, sulle elezioni regionali in Calabria degli scorsi 29 e 30 marzo.  In cambio di voti assicurati dalla 'ndrangheta, i politici indagati avrebbero dovuto garantire alle imprese di riferimento della cosca l'aggiudicazione di alcuni importanti appalti pubblici ed altre utilità. CHI E' ZAPPALA' - In Consiglio regionale Zappalà è presidente della VI commissione Affari dell'Unione europea e relazioni con l'estero ed è componente della Consulta regionale delle cooperazione. E' stato presidente del Pit «Area dello Stretto». Nel 2003 è stato uno dei promotori del «Consorzio Costa Viola». Nel gennaio 2006 è stato nominato componente del consiglio di amministrazione dell'Agecontrol, struttura per le erogazioni in agricoltura.

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