Fini vuol gettare le armi: "Basta guerra al Cav"
Il leader Fli ai suoi: "E' ora di proposte concrete, da voi ho sentito qualche idea strampalata. Ora contiamo di più"
"Basta contrapposizioni con Berlusconi, è l'ora di proposte concrete". Così Gianfranco Fini, alla cena prenatalizia di Futuro e Libertà, getta le armi e tende la mano al premier. "Ora cerchiamo di lavorare sul piano dei contenuti", esorta il presidente della Camera a pochi minuti dalle dichiarazioni del Cavaliere rilasciate a "Matrix", in cui ha definito "incredibile" il fatto che Fini sia passato dal presentare una mozione di sfiducia al dire che la legislatura deve andare avanti. Ancora incerte, comunque, le prospettive di Fli e dei suoi eventuali alleati terzopolisti: "Il polo nuovo - spiega Fini - non è un partito e ancora nemmeno un cartello elettorale, ma un coordinamento di parlamentari, tutti provenienti da forze di opposizione, molte delle quali provengono da esperienze di governo con Berlusconi". Chiaro, comunque, il ruolo dei futuristi: "Saremo uno stimolo per il governo, perchè l'opinione pubblica ha capito la nostra insofferenza per Berlusconi ma non capirebbe un'opposizione pregiudiziale. La nostra sarà un'opposizione responsabile". Il prossimo passo sarà a gennaio l'assemblea dei parlamentari del Partito di responsabilità nazionale: "Decideremo di volta in volta come agire". Strategicamente, per Fini, l'uscita dal Pdl è stata una vittoria, nonostante la fiducia incassata da Berlusconi il 14 dicembre: "In parlamento c'è una maggioranza risicata, quindi sbaglia chi crede che la scelta dei finiani li abbia marginalizzati". L'imperativo dell'ex leader di An ai suoi è categorico: "Fino al 10 gennaio state tutti un po' zitti, lasciate che siano altri a parlare". Il rischio di sgretolamento e ripensamenti è alto. Non a caso Fini chiede cautela: "Sui temi etici non facciamo errori, non cadiamo nelle trappole strumentali di chi cerca di dividerci". Infine, un messaggio rivolto al futuro, all'11 febbraio quando a Milano inizierà il congresso di Fli: "Da voi ho sentito a volte idee interessanti, ma a volte anche strampalate". E sull'assetto del partito: "Basta con i colonnelli, sono una patologia del passato".