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Mamma a 13 anni. Tribunale di Bari segue la vicenda

Acquaviva: la ragazzina partorisce con il cesareo. Il papà ha 16 anni

domenico d'alessandro
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Hanno 13 e 16 anni. Sono già genitori, mamma e papà di una bambina. La notizia viene dalla provincia di Bari: la 13enne qualche giorno fa ha dato alla luce una bambina nell'ospedale "Miulli" di Acquaviva delle Fonti, partorendo con un cesareo.  Il tribunale dei minori di Bari, trapela da fonti investigative, ha deciso di seguire la vicenda, sulla quale le parti interessate continuano a mantenere uno stretto riserbo. LA VICENDA - I due teenagers si sono conosciuti a scuola, verrebbe da dire "ovviamente", e ora metteranno da parte libri e astuccio per dedicarsi a poppate e biberon. La piccola, di cui non si conosce né il nome né il peso, si nutre già col latte materno. Le due famiglie, nonostante la giovanissima età dei genitori, si sono mostrati assolutamente felici del lieto evento, e negli ultimi mesi non hanno mai voluto interrompere volontariamente la gravidanza. La notizia giunge dal quotidiano di Bari La Gazzetta del mezzogiorno. IDENTITA' SEGRETA - Al momento non si sa ancora nulla sull'identità dei protagonisti della vicenda e nemmeno delle loro famiglie. L'unico dato che è stato confermato è quello relativo all'età della baby mamma. La storia è seguita dai servizi sociali dell'ospedale iulli di Acquaviva delle Fonti, dove la neonata è venuta alla luce nei giorni scorsi, grazie a un parto cesareo. La bimba non sarebbe ancora stata registrata presso l'anagrafe della sua città. IL SINDACO - "Siamo pronti a dare una mano. Se qualcuno si rivolgerà ai nostri servizi sociali, il Comune darà tutto l'aiuto possibile alla tredicenne che ha portorito". Così il sindaco di Cassano delle Murge, Maria Pia Di Medio, che ha riferito di aver appreso dalla stampa la notizia. "Non sappiamo nulla della vicenda, nessuno ha contattato i servizi sociali.  "Non sappiamo nulla della vicenda, nessuno", ha continuato il primo cittadino, "ha contattato i servizi sociali. Non sappiamo chi sia la ragazzina né il papà della neonata. Se i genitori dei due minorenni decideranno di chiedere il nostro intervento noi valuteremo i bisogni della famiglia e decideremo come intervenire: in questi casi si può ipotizzare un sostentamento mensile, a prescindere da quanto previsto dall'intervento statale. Siamo sempre aperti e disponibili a tutti coloro che ci chiedono aiuto", ha concluso il sindaco, "e siamo pronti a dare tutto l'aiuto possibile".

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