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Lettera: "Yara è nel cantiere Mapello. Ho paura"

Inquietante missiva anonima recapitata all'Eco di Bergamo. Chi l'ha scritta non vuole farsi rintracciare

Andrea Tempestini
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"Yara è nel cantiere Mapello. Ho paura". Queste le poche e inquietanti parole scritte in una lettera anonima recapitata oggi alla redazione del quotidiano L'Eco di Bergamo (nella foto, tratta dal sito del quotidiano). Dai primi giorni della scomparsa di Yara Gambiarsio, avvenuta lo scorso 26 novembre, sono state centinaia le telefonate, spesso anonime, arrivate agli investigatori per dare indicazioni e consigli, che non hanno però portato a nulla. LETTERE TAGLIATE E INCOLLATE - La lettera di oggi crea un precedente, poiché è la prima comunicazione scritta, ovvero il classico metodo di chi non vuole essere rintracciato. Il testo infatti è stato ricavato da lettere ritagliate da riviste e incollate su un cartoncino nero in formato A5. Il timbro di spedizione recita "Milano Borromeo", ma non significa che sia stato spedito dal capoluogo lombardo, visto che si tratta di un centro di meccanizzazione postale dove finiscono anche lettere partite da Bergamo e destinate alla stessa città lombarda. La polizia scientifica ha rilevato le impronte digitali sulla busta e sul messaggio, per poi sequestrare la lettera. RIPARTONO LE RICERCHE - Sono intanto ripartite nella mattinata di sabato, sotto una pioggia battente, le ricerche di Yara. I carabinieri, in particolare, stanno ispezionando la zona dell'ex colonia elioterapica di Brembate Sopra utilizzando il georadar, un macchinario dei Ros che consente di rilevare la presenza di eventuali anomalie fino a 12 metri di profondità. IL GEORADAR - Lo strumento è stato utilizzato finora soprattutto nelle gettate di cemento del cantiere del centro commerciale di Mapello, dove da quaranta giorni si concentrano le ricerche, ma senza risultato. Altre ispezioni sono in corso invece a Colle della Maresana, a Ponteranica, a ridosso della zona in cui erano state effettuate venerdì 7 gennaio. Nei prossimi giorni si svolgerà un incontro in prefettura tra forze dell'ordine, volontari e il sindaco di Brembate di Sopra per fare il punto della situazione. STOP ALLE PERLUSTRAZIONI? - Nei giorni scorsi era trapelata la voce che, visti i risultati, già da domenica 9 gennaio le ricerche si sarebbero potute interrompere. L'ipotesi è stata smentita, ma non è escluso che nel corso della riunione si potrebbe concordare una data per lo stop allo sforzo degli inquirenti, che finora hanno impegnato cinquemila uomini e un'impressonante mole di mezzi e di risorse su un'area di 200 chilometri quadrati.

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