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Strage ad Acapulco: 14 uomini decapitati

Orrore nella località messicana: le vittime erano uomini tra i 25 e i 30 anni. Carneficina forse legata a narcotraffico

domenico d'alessandro
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Giallo in Messico. I cadaveri di 15 uomini, di cui 14 decapitati, sono stati ritrovati in un resort della nota località di Acapulco, principale porto sul Pacifico dello stato di Guerrero, 400 km a sudovest da Città del Messico. Lo hanno riferito alcune fonti della sicurezza locale. I cadaveri erano nei pressi di un popolare centro commerciale di Acapulco, il "Plaza Senderos". Tutte le vittime avevano tra i 25 e i 30 anni. La polizia era stata allertata per una sparatoria e, giunta sul posto, ha trovato le quindici teste radunate in un solo punto oltre a cinque veicoli abbandonati. BIGLIETTI VICINO AI CORPI - Vicino ai corpi decapitati sono stati lasciati dei bigliettini scritti a mano, un procedimento comune per i cartelli della droga messicani. Secondo le forze dell'ordine, le uccisioni sarebbero legate alla ondata di violenze legate al narcotraffico che dal 2006 ha provocato in Messico oltre 30 mila morti. Dall'annuncio dell'offensiva contro i cartelli della droga effettuato dal presidente Felipe Calderon nel 2006, questo è il bilancio più alto di vittime dei traffici di droga. Nel 2008, 12 corpi decapitati erano stati ritrovati appena fuori Merida, capitale dello Yucatan, e altri 9 nello stato messicano di Guerrero. TERRA DI SICARI - Nella zona di Acapulco, scrivono i media locali, è da anni in corso una lotta tra i sicari della "Familia", uno dei più importanti cartelli narcos del Messico, e quella degli "Zetas", alleata a sua volta con il cartello del "Pacifico Sur".

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