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Casini: "Patto di pacificazione". Plauso dal Pdl

Apertura del leader Udc, soddisfatti Capezzone, Cicchitto e anche i futuristi. Il centrista aggiuge: "Urne, ipotesi possibile"

Andrea Tempestini
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"Proponiamo, non a Berlusconi ma al Paese, una scelta di responsabilità. E di pacificazione". Questa l'offerta del leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, lanciata in un'intervista al Corriere della Sera, nella quale invita il presidente del Consiglio, Berlusconi a "non gingillarsi su un parlamentare in più o in meno". "SOSTERREMO INIZIATIVE SERIE" - "È una scorciatoia pensare che un partito che sta all'opposizione - prosegue Casini - e oggi ha preso l'iniziativa di un nuovo polo possa sedersi su qualche poltrona ministeriale, di cui non ci importa assolutamente nulla. Ed è degradante la presunzione di autosufficienza che si scontra con la realtà". Casini, pur non rinnegando una passata stagione in cui era alleato del Pdl, oggi afferma che "se il governo porterà in Parlamento iniziative serie", l'Udc le sosterrà. Il riferimento è al federalismo, di cui mancano ancora i decreti attuativi e all'interno dei quali, secondo Casini, potrebbero essere introdotte misure a sostegno della famiglia. "Siccome si discute di imposte locali - aggiunge - abbiamo proposto che anche in questo contesto si tenga presente la necessità di salvaguardare le famiglie. Il quoziente familiare era nel programma del Pdl. Sappiamo benissimo che oggi sarebbe difficilmente compatibile con i conti pubblici. Però tra il quoziente familiare e il nulla c'è una prateria. Qualcosa va fatto". SULLE ELEZIONI - Secondo il leader dell'Udc, il ricorso alle urne in questo momento sarebbe un errore, ma se si pensa "di farci una concessione a non andare a elezioni anticipate, per carità: andiamoci pure". Infine, Casini invita il Partito Democratico a scegliere tra l'allearsi con l'Udc o con altri soggetti come Vendola o Di Pietro. "Come si fa a pensare di poter proporre una coalizione da Casini a Vendola? Sarebbe incapace di governare - conclude - e quindi un regalo enorme a Berlusconi». E il polo della nazione? "Oggi è un cartello elettorale - spiega il leader del'Udc - in cui ciascuno sta secondo la sua individualità e la sua sensibilità. E' chiaro che al momento giusto faremo una proposta chiara, lineare, definita per il governo del paese". SODDISFAZIONE DEL PDL - Il segnale di Casini viene colto con favore dal Pdl: il portavoce, Daniele Capezzone, sottolinea come ci sia "bisogno di un atteggiamento positivo, concreto, che aiuti il Paese a cogliere i segnali di ripresa che cominciano a manifestarsi, si pensi all'export, ma non solo: il governo Berlusconi ha sempre avuto questo approccio e questa disponibilità. Ora - continua - c'è da sperare che anche altri mostrino responsabilità". Un applauso è arrivato anche da Fabrizio Cicchitto: "Siamo interessati a fare i conti con una opposizione responsabile, quale emerge dall'intervista di oggi di Casini, che per parte sua, il governo cerca legittimamente maggiori consensi in Parlamento e, nel contempo, di confrontarsi con chi, diversamente dal Pd e dall'Idv, non porta avanti una linea di scontro frontale". APPLAUSI FUTURISTI - "È una base di confronto che non va lasciata cadere", continua il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano. Anche la pattuglia futurista guidata da Gianfranco Fini, ufficialmente, elogia l'iniziativa di Casini: "Bene - afferma il coordinatore dei finiani, Adolfo Urso - il nuovo Polo si muoverà insieme in Parlamento sulle riforme che servono all'Italia per innescare sviluppo e crescita, con responsabilità e determinazione, a cominciare dai decreti attuativi del federalismo fiscale sui quali attendiamo risposte adeguate e concrete alle proposte avanzate dal senatore Mario Baldassari".

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