Razzi su Israele dal Libano
Il Papa: cambiare leader
Un'organizzazione palestinese col permesso degli Hezbollah ha lanciato razzi «Katyusha» sull'alta Galilea occidentale, nel nord di Israele, in prossimità del confine col Libano. E non è un bel segnale. La tensione nello stato Ebraico è salita, i porpositi di pace dimenticati prima di iniziare. I razzi dal Libano potrebbero anche significare, per Israele, l'apertura di un nuovo fronte di guerra: a sud contro i miliziani di Hamas, a nord contro i filopalestinesi legati agli Hezbollah. Il Papa, intanto, ha lanciato un appello per la tregua, giunto fuori tempo. "L'opzione militare non è mai una soluzione", ha detto Benedetto XVI: "Le prossime elezioni in Terra Santa portino dirigenti capaci di guidare il processo di pace". Per il papa "è' molto importante che, in occasione delle scadenze elettorali cruciali che interesseranno molti abitanti della regione nei prossimi mesi, emergano dirigenti capaci di far avanzare con determinazione questo processo e di guidare i loro popoli verso la difficile ma indispensabile riconciliazione. A questa non si potrà giungere - ha aggiunto - senza adottare un approccio globale ai problemi di quei Paesi, nel rispetto delle aspirazioni e degli interessi legittimi di tutte le popolazioni coinvolte".