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La Libia entra in Finmeccanica: quota del 2,01%

La Consob diffonde le partecipazioni rilevanti ed emerge la presenza di Gheddafi nella società italiana

domenico d'alessandro
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Si allarga la presenza libica nell'economia italiana. La Lia, Lybian Investment Authority, detiene il 2,01% di Finmeccanica. Lo si apprende dalla lettura degli aggiornamenti della Consob sulle partecipazioni rilevanti. Viene così superata la soglia del 2% del capitale da parte del fondo libico. La mini-scalata risale allo scorso 17 gennaio. INTERESSI TRA ITALIA E LIBIA - Quella in Finmeccanica è solo l'ultima di una serie di partecipazioni clamorose da parte dei libici nel mondo della finanza italiana. Di recente aveva provocato scalpore la scalata in Unicredit, in cui fondi e banca riconducibili al colonnello Gheddafi avevano superato il 7%: la Lia possiede il 2,594% e la coppia formata da Banca centrale libica e Lybian Arab Foreign Investment Company controllano il 4,613 per cento. Una scalata che era costato il posto di amministratore delegato ad Alessandro Profumo. ALTRE PARTECIPAZIONI - Altre società in cui ci sono partecipazioni del Paese nordafricano sono la Juventus (con più del 7,5%), la Fiat (intorno al 2%), Eni (circa l'1%) e Retelit. Un importante connubio è, infine, quello tra la Lybian Development Investment Co e la Impregilo per la Impregilo Lidco.

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