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Saviano plaude le toghe Marina B: "Mi fa orrore"

Laurea allo scrittore, dedica a Boccassini e pm di Milano. Replica la figlia del premier (e sua editrice): "Calpesta tutto ciò per cui dice di battersi"

Andrea Tempestini
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Lo scrittore Roberto Saviano, si sa, è apprezzato nei circuiti accademici. L'autore di Gomorra, infatti, sabato 22 gennaio è stato insignito della laurea honoris causa in giurisprudenza all'ateneo di Genova. La motivazione? "L'importante contributo a difesa del principio di legalità, asse portante delle stato di diritto". Queste le parole pronunciate dal preside della facoltà, Paolo Comanducci, nell'attribuire il riconoscimento all'autore di Gomorra. DEDICA ALLA BOCASSINI - Curiosa, però, la dedica dell'alter ego di Fabio Fazio nella trasmissione Vieni via con me: "Dedico quesata mia laurea ai magistrati Bocassini, Sangermano e Forno che stanno vivendo momenti difficili solo per aver fatto il loro mestiere di giustizia". Così Saviano nella lectio magistralis. Lo scrittore, insomma, non perde occasione per rimarcare la sua militanza. Anche al conferimento di una laurea honoris causa, trova il tempo per dimostrarsi solidale con la procura di Milano, quando i "momenti difficili", come è noto, li sta vivendo Silvio Berlusconi, vittima di "spionaggio" e di un accanimento giudiziario che ha pochi precedenti. LE MOTIVAZIONI - Tornando alle motivazioni per le quali Saviano ha "vinto" la laurea in Giurisprudenza, nella Laudatio si sottolinea come "la criminalità organizzata teme la parola, proclamata in pubblico o scritta in un libro, se questa scuote le coscienze". Ma l'arringa di Saviano non è finita. Lo scrittore afferma: "Le ore che sta vivendo il Paese sono complesse nella misura in cui chi racconta ha paura. Sì, chi racconta ha paura". Di che cosa - considerata la gigantesca mole di dichiarazioni che hanno condito le inchieste sui vertici delle istituzioni - non si sa. "Siamo in democrazia, senza dubbio, non abbiamo niente a che fare con i regimi", prosegue, "ma non si può negare che chiunque decida di prendere una posizione critica verso il potere, verso il governo, sa cosa lo aspetta, lo sa fino in fondo: delegittimazione e fango. Ogni volta che qualcuno di noi apre un computer per scrivere, sa già cosa gli può succedere: un meccanismo strano, che purtroppo ha un sapore anche di scientifico, disciplinato, forse anche autoritario". MARINA BERLUSCONI: "MI FA ORRORE" - Non si è fatta attendere la replica della figlia del premier e presidente di Mondadori, Marina Berlusconi: "Mi fa letteralmente orrore che una persona come Roberto Saviano, che ha sempre dichiarato di voler dedicare ogni sua energia alla battaglia per il rispetto della libertà, della dignità delle persone e della legalità, sia arrivata a calpestare e di conseguenza a rinnegare tutto quello per cui ha sempre proclamato di battersi", ha dichiarato l'editrice dello scrittore di Gomorra. "Il mestiere di giustizia, come lo chiama Saviano, e coloro che sono chiamati ad esercitarlo", ha proseguito Marina Berlusconi, "non   dovrebbero avere nulla a che vedere con la persecuzione personale e il fondamentalismo politico che questa vicenda mette invece tristemente, e con spudorata evidenza, sotto gli occhi di tutti". CAPEZZONE: "CONFORMISMO MANETTARO" - "Non avevo e non ho alcun pregiudizio contro Roberto Saviano, e anzi nei mesi scorsi avevo trovato sciocche alcune polemiche nei suoi confronti scatenate meccanicamente da esponenti di centrodestra", ha spiegato il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone. Che poi ha aggiunto: "Pensavo, o forse mi illudevo, che nel suo percorso intellettuale e civile Saviano volesse riservarsi il gusto dell'imprevedibilità, di una contraddizione vitale e inattesa, della non omologazione. E invece arrivano le sue parole di oggi, che addolorano. Saviano si candida così ad essere icona di un conformismo manettaro, che Marina Berlusconi ha trovato le parole giuste per definire e commentare. Peccato: altro che nuovo Pasolini, qui non si va oltre il livello di Leoluca Orlando". SGARBI: "MEGLIO DARE LAUREA A CHI CONOSCE LETTERATURA" - Una risposta all'autore di Gomorra è arrivata anche da Vittorio Sgarbi: "In un clima di conformismo e di assoluta violazione delle libertà individuali il facile attacco a Berlusconi ha determinato una comoda, opportunistica, ridicola decisione di Saviano: dedicare la laurea honoris causa, attribuitagli per moda e per compiacenza, ai magistrati di Milano che hanno aperto la più straordinaria inchiesta contro la libertà sessuale. Il conformismo dominante", ha proseguito il critico d'arte, "determina l'attribuzione di lauree honoris causa perché esse possono essere usate strumentalmente. Forse sarebbe meglio darle a chi conosce la letteratura e non trasforma istinti e desideri in crimini. E voglio aggiungere che nella denuncia degli interessi mafiosi in Sicilia e in Puglia legati alla colossale truffa dell'eolico che comporta anche una distruzione del Paesaggi contro l'articolo 9 della Costituzione, non ho mai visto Saviano scaldarsi nonostante le mie sollecitazioni come nel sostegno alla battaglia dei magistrati di Milano". DE GIROLAMO, "ABBRACCIA MAGISTRATUROCRAZIA" - Per Nunizia De Girolamo (Pdl), "Saviano, con le sue ultime dichiarazioni e apparizioni televisive, ha dimostrato di non essere libero da condizionamenti culturali di una certa sinistra, abbracciando ancora una volta il partito della magistraturocrazia". Poi la De Girolamo aggiunge: "Lo scrittore dedica la sua laurea honoris causa al pool dei Pm di Milano? Io, controtendenza, la dedico ancora una volta ai miei genitori che hanno fatto tanti sacrifici per farmi studiare e non mi hanno mai indicato strade alternative a quelle del sacrificio e della dedizione, cioè le facili scorciatoie".

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