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Spallata di Confindustria: "Italia ferma"

Per viale Astronomia, il Pil fatica ad andare oltre l'1%, mentre le altre economie mondiali sono in ripresa

Privitera Andrea
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Domenica sera l'attacco al governo firmato da Emma Marcegaglia sul palcoscenico della trasmissione Che tempo che Fa di Fabio Fazio.  Oggi Confindustria torna all'assalto: "L''Italia non tiene il passo con gli altri Paesi nella congiuntura economica". "Il nostro Paese fatica ad andare oltre l'1% nella velocità del Pil", si legge nel rapporto di gennaio del Centro studi di Confindustria. Positivo il giudizio sul resto del mondo: "La ripresa globale è tornata vigorosa". Con la buona performance di fine 2010 e i progressi negli indici anticipatori, il 2011 si presenta come l'anno della stabilizzazione delle aspettative e della riduzione dell'incertezza". Tuttavia l'Italia, ribadisce lo studio, "non tiene il passo". MANIFATTURA E SPESA  - Il ciclo degli investimenti, prosegue il Csc, sta ripartendo nelle economie avanzate più dinamiche (Usa, Germania), favoriti dal costo del capitale in riduzione con i rialzi delle Borse e dal maggior utilizzo degli impianti. Tuttavia, secondo viale Astronomia, in Italia la situazione potrebbe essere migliore. In particolare, nel nostro paese calano gli investimenti nel manifatturiero per il 2011, anche se sale la percentuale di spesa per l'ampliamento degli impianti. La produzione industriale è invariata in dicembre (-0,3% nel quarto trimestre, stime Csc; +1,1% in novembre). E' del 17,8% sotto i livelli pre-crisi. Inoltre la dinamica dei consumi in Italia "continuerà a essere frenata dalle difficoltà nel mercato del lavoro". Nel terzo trimestre 2010 è proseguita la flessione dell'occupazione (-0,2% sul secondo). Positivo l'andamento a fine anno: in aumento gli occupati nel bimestre ottobre-novembre (+0,3%, dati provvisori) e in calo la Cig nel quarto trimestre (-4,8% le ore complessivamente autorizzate).

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