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Tra i beni sequestrati al boss c'è anche una tigre

Lucio Vetrugno, ucciso lo scorso dicembre, era noto come "Lucio della Tigre". Confisca per 1,5 milioni di euro

Cristina Dei Poli
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La Direzione Investigativa Antimafia di Lecce ha sequestrato beni mobili e immobili riconducibili a Lucio Vetrugno, boss ucciso a  55 anni a Monteroni, in provincia di Lecce. Desta curiosità il fatto che tra locali, abitazioni e terreni, sia stata confiscata anche una tigre. Il boss era stato condannato per aver fatto parte, quale elemento di spicco, del clan mafioso dei fratelli Tornese. Vetrugno è stato assassinato con un colpo di pistola il 22 dicembre dello scorso anno IL SEQUESTRO - Dunque è stata sequestrata anche la tigre che  Vetrugno custodiva da sedici anni nella sua masseria, tanto che il boss negli ambienti criminali era noto come “Lucio della tigre”. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta ad oltre 1,5 milioni di euro. Il provvedimento di sequestro anticipato, notificato agli eredi di Vetrugno, è stato emesso dal Tribunale di Lecce dopo la proposta di misura patrimoniale avanzata dal Procuratore della Repubblica di Lecce, Cataldo Motta, a conclusione di indagini svolte dalla Sezione Operativa di Lecce, che hanno accertato una sproporzione tra gli esigui redditi dichiarati da Vetrugno e l'ingente tesoretto a lui riconducibile: due  bar-discoteca, due sale giochi, due abitazioni, due masserie, quattro ettari di terreni e 300 capi di bestiame tra cui, appunto, la tigre.

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