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Obama bocciato: riforma sanitaria è già un flop

Per il tribunale della Florida "è inconstituzionale". E per Barack c'è un nuovo rivale: l'ambasciatore in Cina

Privitera Andrea
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Nuova doppia bocciatura per l'"Obamacare", la riforma della Sanità statunitense voluta dalla Casa Bianca e approvata nel marzo dello scorso anno. Il giudice federale della Florida, Robert Vinson, ha dichiarato incostituzionale sia la norma che obbliga la maggior parte dei cittadini Usa a dotarsi di una copertura assicurativa entro il 2014 (il "mandato individuale") sia quella che permette al governo di sanzionare gli Stati che non partecipano al programma Medicare trattenendo i fondi di loro competenza. LA SENTENZA - "Con riluttanza - scrive il giudice Vinson - devo concludere che il Congresso ha travalicato le proprie competenze sul mandato individuale. Il che non significa tuttavia che il Congresso non abbia il potere di legiferare sul problema delle ingiustizie nel nostro sistema sanitario". Asciutta la risposta del potere esecutivo, già infastidito dal recente voto della Camera dei Rappresentati controllata dai repubblicani per l'abolizione della riforma: "Siamo profondamente in disaccordo con il pronunciamento del tribunale - ha dichiarato ripresa dalla Cnn la portavoce del dipartimento alla Giustizia, Tracy Schmaler - e continuiamo a credere, come hanno fatto altre corti federali, che l'Affordable Care Act sia costituzionale". Mentre si profila un pronunciamento della Corte suprema, alla quale si è appellata contro la riforma più della metà degli Stati, e i repubblicani tornano a chiedere l'abrogazione dell'Obamacare, Schmaler ha ribadito che "esiste un chiaro e solido precedente legale che spiega come il Congresso abbia agito nella pienezza della sua competenza costituzionale e siamo fiduciosi che prevarremo in appello". HUNTSMAN SCENDE IN CAMPO - Ma i guai per Obama non finiscono qui. Il repubblicano Jon Huntsman. ambasciatore in Cina nominato dal presidente nel 2009 nonché uno dei più temibili avversari per le presidenziali dell'anno prossimo, ha rassegnato le dimissioni dall'incarico. Il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, aveva in qualche modo anticipato tale decisione, osservando che Huntsman aveva intenzione di  lasciare l'incarico nei primi mesi di quest'anno. Secondo gli osservatori, Huntsman, ex governatore dello Utah, potrebbe candidarsi   per la Casa Bianca il prossimo anno.  

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