Sfilate, mostre, grandi eventi: così si chiude la nuova AltaRoma
Da Sarli a Elisa Palomino l'AltaRoma guidata da Silvia Venturini Fendi chiude in positivo, e già si lavora sulla prossima edizione
"Sono molto soddisfatta di questa edizione di gennaio che ha riscosso un successo al di sopra delle aspettative", così Silvia Venturini Fendi, presidente di AltaRoma commenta l'edizione che non solo si è chiusa con successo, ma è riuscita a chiarire in via definitiva la strada futura della manifestazione. AltaRoma trova il suo spazio tra le varie fashion weeks come contenitore di sfilate di nomi storici della couture, ma anche e soprattutto come vetrina per i giovani più talentuosi al mondo da non perdere assolutamente di vista e poi come produttore di eventi unici ed esclusivi volti a promuovere la cultura dell'artigianato di lusso e capaci di catalizzare l'attenzione dei media e degli addetti, come Limited/Unlimited. MAESTRI IN MOSTRA - C'è stata quindi da una parte l'AltaRoma di Sarli che commuove fino alle lacrime, che toglie il fiato e che sfila fiera ricordando il maestro che, scomparso a dicembre, ha fatto in tempo a chiudere questa collezione che sa tanto di Mediterraneo - eterna ispirazione per il couturier - che quasi si sente l'aria di mare tra i sofisticati completi bianchi, le pennellate di corallo e le tonalità rubate all'acqua. E subito si diffonde il vuoto disperato che ha lasciato Fausto Sarli, lo si capisce dalle lacrime che contagiano tutto il parterre. "Questo dolore lo trasformiamo in positività. Lo diceva sempre, 'non sono eterno'. Mi sento investito di un'enorme responsabilità", ha detto tenendo per mano la top model Mariacarla Boscono volata a Roma per salutare dalla passerella il couturier (lui l'ha lanciata, lui ne ha fatto la sua musa) Alberto Terranova, braccio destro di Fausto Sarli da 21 anni. Ci sono stati poi Gattinoni con l'abito tricolore che omaggia l'Unità d'Italia e chiude una collezione metropolitan-chic, Raffaella Curiel con i suoi completi perfetti che combattono la magrezza e sottolineano le curve grazie alle silhouettes suggerite dai fiori e Renato Balestra con una collezione che guarda alle tele di Van Gogh. Ci sono stati i due libanesi cari ad AltaRoma, Abed Mahfouz , con la sua couture suadente come la lingerie di lusso, e Tony Ward con abiti da red carpet hollywoodiano. E poi Marella Ferrera, che ha raccontato delle emigranti siciliane e Camillo Bona con la sua discreta eleganza. GIOVANI PROMESSE - Dall'altra poi ci sono stati i giovani e i grandi eventi. Prima di tutto le promesse lanciate da Who's On Next, quindi Erkan Coruh, i variopinti Leit Motiv e la romantica Elisa Palomino, che la gavetta l'ha fatta da Dior e John Galliano e che ha proposto una collezione dedicata a Sada Yokko, la prima attrice donna giapponese, poi la mostra fotografica di Ilaria Prili che ha esposto scatti realizzati durante le precedenti edizioni di AltaRoma, i talenti del “Guanto di sfida” concorso lanciato da Merola Gloves che ha messo a confronto i giovani dell'Accademia di Costume e Moda, dell'Accademia Koefia e dello Ied Moda Lab di Roma. L'idea più innovativa? Quella che permette di usare il touch screen senza doversi sfilare il guanto. Delfina Delettrez ha ospitato tutti per un party a fin di bene con l'obiettivo di raccogliere fondi per il progetto Gocce d'Africa mentre Fabrizio Talia ha proposto una collezione che idrata e arriccia i materiali come fossero un'appendice del corpo umano. Alcuni grandi eventi hanno poi acceso i riflettori su Roma, imperdibili la mostra "Fernanda Gattinoni- Moda e stelle ai tempi della Hollywood sul Tevere", Limited/Unlimited, le discussioni sulla moda etica da Carmina Campus , l'eccezionale apertura dell'atelier di André Laug, una perla per veri intenditori, e l'appuntamento assolutamente glamour da VBH, brand italiano fondato da Bruce Hoeksema che spopola negli States. Le sue borse tutte limited edition sono preziosissime e hanno conquistato dive da red carpet come Sarah Jessica Parker e Gwyneth Paltrow e persino Michelle Obama. Silvia Venturini Fendi già parla di luglio e promette che la prossima edizione si strutturerà su quattro parole chiave: "Scouting, tradizione, cultura e mercato". di Donatella Perrone